Si è svolto ieri l’incontro tra Cgil e Cisl e i sindaci dell’Unione del distretto Ceramico richiesto dai sindacati per confrontarsi sul caro bollette e la crisi economica che pesa sui cittadini, lavoratori e pensionati, e in particolare le famiglie a basso reddito maggiormente colpite dall’inflazione.
“Siamo preoccupati per una situazione di difficoltà e se non cambiano le cose sarà destinata a peggiorare sia per il persistere dell’inflazione così alta sia per il maggior utilizzo di energia elettrica e gas per uso domestico nella stagione invernale” affermano Cesare Pizzolla coordinatore Cgil Sassuolo e Andrea Sirianni segreteria Cisl Emilia Centrale.
I sindaci hanno fatto il punto della situazione sulle azioni che ad oggi i Comuni hanno messo in campo per sostenere le famiglie in difficoltà in collaborazione con i servizi sociali che prendono in carico le situazioni di fragilità e successivamente, in base alle loro segnalazioni, il Comune assegna gli aiuti.
“Abbiamo condiviso coi Sindaci – proseguono i sindacalisti Cgil e Cisl – anche l’emergenza sulla casa. I Comuni ci hanno segnalato che nonostante i bandi per l’affitto di case a canone concordato e con la garanzia economica degli enti pubblici, ad oggi solo pochi proprietari di case sfitte hanno messo a disposizione gli alloggi”. Su questo Cgil e Cisl hanno apprezzato lo sforzo dei Comuni e chiesto un approfondimento. La casa è un bene primario che va garantito a tutti e “non riteniamo accettabile che a fronte di bisogni gravi di tipo abitativo, su cui l’ente locale si impegna a dare tutte le garanzie ai proprietari, queste case rimangano sfitte. Abbiamo dato la nostra disponibilità a diffondere il bando. Abbiamo anche ribadito che i nostri servizi sono a disposizione dei cittadini che hanno bisogno, in particolare con le nostre associazioni di consumatori in vista dell’imminente passaggio al mercato libero dell’energia dal 1° gennaio 2023 che rende necessarie giuste informazioni per fare le scelte più convenienti”.
Cgil e Cisl considerano positivo il lavoro sin qui svolto dai Comuni per cercare di aiutare le famiglie più bisognose, ma vista l’aggravarsi della situazione hanno chiesto di mettere in campo anche altri strumenti per intercettare le nuove povertà che non sono conosciute e che si potrebbero venire a determinare nel distretto, rafforzando, anche in un’ottica di lavoro comunitario, la rete tra tutti i soggetti che sul territorio si occupano di aiuto alle persone fragili.
“Abbiamo anche proposto – proseguono Pizzolla e Sirianni – di creare un fondo distrettuale fra gli 8 comuni che, anche in un’ottica di solidarietà fra gli enti stessi del distretto e quindi andando oltre la logica dei singoli interventi comunali, distribuisca le risorse, sia quelle messe a disposizione in modo aggiuntivo dai Comuni o dalla Regione, sia quelle che il Governo sta promettendo per abbattere il caro bollette. Crediamo che questi aiuti dovranno essere erogati partendo da chi ne ha più bisogno e quindi anche attraverso lo strumento dell’Isee corrente per indirizzare in modo equo le risorse a disposizione”.
Per Cgil e Cisl il confronto di ieri è il punto di partenza e si aspettano un monitoraggio continuo dell’evolversi della situazione economico-sociale di un distretto così importante come quello ceramico, anche a partire dal rischio di sospensione futura delle attività produttive. Ciò aggraverebbe in modo drammatico la situazione dei lavoratori che dovrebbero far fronte al caro bollette e all’aumento dell’inflazione con gli stipendi molto ridotti dalla cassa integrazione.
I sindacati si aspettano la riconvocazione del tavolo distrettuale, in stretto raccordo col tavolo che hanno già aperto a livello provinciale con la Prefettura, non appena si avrà certezza delle risorse a disposizione per un accordo condiviso sulle modalità e i criteri di assegnazione degli aiuti.