Prenderanno il via in agosto i lavori di restauro conservativo dei banchi in marmo dell’ex pescheria del Mercato Albinelli, della pavimentazione su cui poggiano e della fontana in lapideo da cui la “Fanciulla con canestro di fiori”, opera in bronzo dello scultore Giuseppe Graziosi, sorveglia il mercato coperto di Modena.
È quanto concordato nel corso di un incontro che si è svolto ieri pomeriggio, mercoledì 20 luglio, nella struttura mercatale con la partecipazione del sindaco Gian Carlo Muzzarelli, degli assessori ai Lavori pubblici Andrea Bosi e alle Attività economiche Ludovica Carla Ferrari, di tecnici comunali, della restauratrice che effettuerà i lavori Silvia Tedone di Artemusa, dei vertici del consorzio Mercato Albinelli e di diversi esercenti.
Nei giorni scorsi, infatti, la Giunta comunale ha approvato il progetto esecutivo dell’intervento, del valore complessivo di 60 mila euro, che ha ottenuto anche il parere della Soprintendenza sia per quanto riguarda i lavori sia sul futuro utilizzo. L’intervento si svolgerà spacchettando gli interventi a zone, prima la fontana, poi i banchi dell’ex pescheria procedendo per blocchi, e avrà una durata di circa due mesi.
L’intervento è reso necessario dalla presenza di depositi superficiali, di stuccature incongrue e lacune di piccole entità, di alterazioni cromatiche dovute all’assorbimento di sostanze come terra e polvere, oltre a incrostazioni calcaree dovute alla permanenza dell’acqua e a macchie ferrose formatesi per effetto del contatto con monete.
I lavori consistono quindi in una serie di azioni volte a riportare le componenti allo stato originario: la pulitura, il trattamento biocida, la risarcitura delle microlesioni e il restauro degli storici banchi del pesce (le tre vasche centrali un tempo utilizzati per la vendita del pesce), dei supporti e della pavimentazione su cui alloggiano, della fontana al centro del mercato e della statua presente in sommità. La fontana è infatti costituita da una statua di bronzo, che raffigura una fanciulla con un cesto ricolmo di frutta nel braccio destro e un mazzolino di spighe nella mano sinistra, e dal basamento su cui poggia, al centro di una vasca di forma quadrilobata, anch’essa disegnata da Graziosi.
In particolare, il restauro avverrà in più fasi operative: tutti gli elementi in materiale lapideo e marmoreo, saranno oggetto di lavori di pulitura, con l’eliminazione di depositi attraverso impacchi con prodotti ad adeguata diluizione, l’utilizzo di spazzolini specifici, spugne e spruzzatori manuali, da ripetere in più fasi nel caso di sporco ostinato. È previsto inoltre un trattamento biocida contro funghi, batteri e alghe e l’intervento verrà perfezionato con l’ausilio di getto di vapore a caldo. I lavori riguarderanno anche il consolidamento localizzato di eventuali frammenti distaccati o pericolanti e la verifica della stabilità strutturale degli elementi, oltre al risanamento delle lacune e alla stuccatura di fessurazioni, lesioni e fughe. È prevista infine la stesura di un prodotto protettivo. Gli elementi metallici incongrui verranno rimossi, mentre quelli da mantenere saranno oggetto di restauro e verranno ricollocati nelle sedi originarie.
La statua in bronzo, su cui non si rilevano degradi significativi, sarà oggetto di una pulitura superficiale necessaria a rimuovere lo sporco senza alterare la “patina nobile antica”, per poi eseguire, se necessario, un trattamento protettivo finale.