Nell’attuale contingenza, presidiare gli interessi nazionali, dell’Unione Europea, dei distretti industriali e le libertà economiche costituzionalmente garantite, significa intervenire con decisione sui fenomeni maggiormente lesivi per la tutela del sistema economico, pesantemente inciso dagli accadimenti degli ultimi anni.
Frodi fiscali internazionali, sommerso, lavoro nero, riciclaggio, corruzione, sperpero delle risorse pubbliche, traffici internazionali di stupefacenti e oli minerali, queste sono le rotte sulle quali, in via prioritaria, si stanno concentrando e si concentreranno in nostri sforzi.
Apprezzare il nostro lavoro significa condividere la lotta di chi si impegna per evitare che i soldi pubblici, destinati a sostenere le famiglie e l’occupazione, siano sottratti ai veri poveri, per recuperare dai cittadini fiscalmente disonesti soldi da destinare alla costruzione delle scuole, al pagamento delle pensioni, a sostenere il sistema sanitario, per impedire alla criminalità organizzata di infiltrarsi nei gangli dell’intermediazione finanziaria, dei mercati e dei tessuti economico-produttivi.
A tal fine, nel 2021 e nei primi cinque mesi del 2022, la Guardia di finanza ha eseguito oltre 25.550 interventi ispettivi e circa 74 mila indagini per contrastare gli illeciti economico-finanziari e le infiltrazioni della criminalità nell’economia: un impegno “a tutto campo” a tutela di famiglie e imprese, destinato ad intensificarsi ulteriormente per garantire la corretta destinazione delle risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
CONTRASTO DELLE FRODI SUI CREDITI D’IMPOSTA E DELL’EVASIONE FISCALE
Particolare attenzione è stata rivolta alle attività investigative e di analisi sui crediti d’imposta agevolativi in materia edilizia ed energetica, svolte in collaborazione con l’Agenzia delle entrate, che hanno permesso di accertare frodi per oltre 440 milioni di euro. L’ammontare dei crediti inesistenti sequestrati è di 305 milioni.
Il peso della black economy rimane consistente, con l’individuazione di 379 evasori totali, ossia esercenti attività d’impresa o di lavoro autonomo completamente sconosciuti al fisco (molti dei quali operanti attraverso piattaforme di commercio elettronico), e 3.508 lavoratori in “nero” o irregolari.
Sono stati scoperti inoltre 41 casi di evasione fiscale internazionale, principalmente riconducibili a stabili organizzazioni occulte, a manipolazioni dei prezzi di trasferimento, a residenze fiscali fittizie e all’illecita detenzione di capitali oltreconfine che hanno portato alla rilevazione di una base imponibile pari ad oltre 812 milioni di euro.
I soggetti denunciati per reati tributari sono 1.650, di cui 38 tratti in arresto. Il valore dei beni sequestrati quale profitto dell’evasione e delle frodi fiscali è di oltre 81 milioni di euro.
I 30 interventi in materia di accise e a tutela del mercato dei carburanti hanno permesso di sequestrare oltre 425 kilogrammi di prodotti energetici.
Sono 544, invece, i controlli doganali sulle merci introdotte sul territorio nazionale in evasione d’imposta, contraffatte o in violazione delle norme sulla sicurezza.
Le attività di contrasto al contrabbando hanno portato al sequestro di 268 kilogrammi di tabacchi lavorati esteri e alla denuncia di 12 soggetti.
I controlli e le indagini contro il gioco illegale hanno permesso di scoprire 46 agenzie clandestine e di verbalizzare 221 soggetti, di cui 9 denunciati all’Autorità giudiziaria.
TUTELA DELLA SPESA PUBBLICA
L’impegno a tutela della corretta destinazione delle misure introdotte dalla legislazione emergenziale non ha riguardato solo i bonus fiscali ma anche i contributi a fondo perduto e i finanziamenti bancari assistiti da garanzia, oggetto di oltre 1121 controlli, che hanno portato alla denuncia di più di 120 persone per l’indebita richiesta o percezione di oltre 11 milioni di euro.
Complessivamente, gli interventi in materia di spesa pubblica sono stati oltre 3.600, cui si aggiungono quasi 572 indagini delegate dalla magistratura nazionale ed europea (EPPO): 1.025 soggetti sono stati i denunciati a seguito della scoperta di indebiti finanziamenti o distrazioni per circa 141 milioni di euro.
263 sono stati i soggetti segnalati alla Corte dei conti per danni erariali pari a oltre 38 milioni di euro, 1,8 milioni dei quali in danno alle risorse destinate al sistema sanitario.
Le frodi scoperte in materia di fondi strutturali e di spese dirette gestite dalla Commissione europea ammontano a oltre 830 mila euro, mentre quelle relative alla spesa previdenziale e assistenziale sono pari a 8,3 milioni di euro.
I controlli in materia di prestazioni sociali agevolate hanno consentito di smascherare centinaia di “finti poveri”, ricchi nella realtà, che cercavano di infiltrarsi illecitamente nei bilanci pubblici per vivere alle spalle della fatica dei cittadini onesti. In particolare, i controlli sul reddito di cittadinanza, svolti in collaborazione con l’INPS, hanno riguardato, in maniera selettiva, soggetti connotati da concreti elementi di rischio. Nel complesso, sono stati scoperti illeciti per 5,8 milioni e sono state denunciate 617 persone.
Un impegno importante è stato dedicato al controllo degli appalti, anche in ragione del ruolo che rivestiranno tali procedure nell’ambito del PNRR, in vista del quale la Guardia di finanza sta affinando strumenti di analisi e moduli operativi, in collaborazione con tutte le Amministrazioni responsabili della gestione e dell’attuazione dei progetti e degli investimenti. Le persone denunciate per reati in materia di appalti, corruzione e altri delitti contro la Pubblica Amministrazione sono state oltre 169, di cui 10 tratte in arresto. Il valore degli appalti irregolari individuati ammonta a oltre 169 milioni di euro.
CONTRASTO ALLA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA ED ECONOMICO-FINANZIARIA
In materia di riciclaggio e autoriciclaggio sono stati eseguiti 150 interventi, che hanno portato alla denuncia di 410 persone, di cui 24 tratte in arresto, e al sequestro di beni per un valore di oltre 18 milioni.
A circa 270 mila euro ammontano, invece, i sequestri per usura, reato per il quale sono stati tratti in arresto 3 soggetti.
Sono state analizzate circa 3.653 segnalazioni di operazioni sospette, di cui quasi 38 attinenti al finanziamento del terrorismo.
Ai confini terrestri e marittimi sono stati eseguiti oltre 687 controlli sulla circolazione della valuta, per movimentazioni transfrontaliere relative ad oltre 9 milioni di euro, accertando 654 violazioni e operando sequestri per più di 57 mila euro.
Le indagini a contrasto dei reati bancari, societari e fallimentari hanno consentito di denunciare 712 persone, di cui 30 tratte in arresto, sequestrare oltre 43 milioni di euro ed accertare distrazioni al patrimonio societario per 275 milioni di euro.
Sul fronte del contrasto alle infiltrazioni della criminalità organizzata, sono stati svolti 225 accertamenti patrimoniali che hanno consentito di sequestrare o confiscare 68 milioni di euro di beni nonché di denunciare 158 soggetti; sono attualmente al vaglio dell’A.G. proposte di sequestro per 1,4 miliardi di euro.
Ulteriori 6.343 mila accertamenti sono stati svolti su richiesta dei Prefetti, la maggior parte dei quali in funzione del rilascio della documentazione antimafia.
L’azione di contrasto al narcotraffico ha portato alla denuncia di 224 persone, di cui 96 in stato di arresto, e al sequestro di quasi 1,9 tonnellate di sostanze stupefacenti di cui circa 216 kg di eroina e cocaina.
Sul versante della contraffazione sono stati eseguiti oltre 521 interventi e più di 182 deleghe dell’Autorità Giudiziaria, sottoponendo a sequestro 13 milioni di prodotti contraffatti, con falsa indicazione del made in Italy con la denuncia di 293 soggetti. In particolare, sono stati sequestrati oltre 6,3 milioni di litri (vini e spumanti) rimossi dal mercato in quanto recavano false attestazioni DOP e IGP e oltre 62 tonnellate di prodotti agroalimentari, oggetto di contraffazione e frode commerciale.
L’attività del Corpo a tutela dei consumatori è stata orientata anche al contrasto dell’illecita commercializzazione dei dispositivi di prevenzione del contagio, con il sequestro di quasi 7,8 milioni di mascherine e dispositivi di protezione individuale e la denuncia di 63 soggetti.
CONCORSO NEI SERVIZI DI ORDINE E SICUREZZA PUBBLICA
La Guardia di Finanza dell’Emilia Romagna partecipa con l’impiego dei militari specializzati Anti Terrorismo Pronto Impiego “AT-P.I.” in forza alle sedi di Bologna, Modena, Ravenna e Piacenza al concorso nei servizi di ordine e sicurezza pubblica.
In particolare, nel corso del 2021, i citati Reparti specializzati hanno partecipato a 65 dispositivi interforze attivati dall’Organo di vertice per la tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica.
Inoltre, la Guardia di Finanza, unitamente alle altre Forze di Polizia, ha continuato ad assicurare l’attuazione delle misure di contenimento della pandemia eseguendo 970 interventi che hanno consentito di sanzionare, a vario titolo, 1.772 soggetti.