Presso la caserma “Ten. Gen. Achille Borghi” di via Mazzini, sede del Comando Provinciale, si è celebrato il 248° anniversario della fondazione della Guardia di Finanza, alla presenza del Prefetto, S.E. Dott.ssa Iolanda Rolli.
Le celebrazioni della ricorrenza sono state improntate alla massima sobrietà, senza lo schieramento di reparti in armi.
Vi hanno preso parte i Comandanti di Reparto e gli Ufficiali dipendenti, una ridotta rappresentanza di Finanzieri in servizio a Reggio Emilia e presso le Tenenze di Correggio e Guastalla nonché il Presidente onorario della locale Sezione A.N.F.I., in rappresentanza delle Fiamme Gialle in congedo.
Dopo la lettura del messaggio del Presidente della Repubblica, On. Sergio Mattarella, e dell’Ordine del Giorno Speciale del Comandante Generale, Gen. C.A. Giuseppe Zafarana, è intervenuto il Comandante Provinciale di Reggio Emilia, Col. t.ST Filippo Ivan Bixio, per tracciare il bilancio operativo dal 01 gennaio 2021 al 31 maggio 2022 e sottolineare lo sforzo profuso dalle Fiamme Gialle reggiane a tutela del bilancio pubblico e delle libertà economiche.
Nel suo intervento, il Colonnello Bixio, dopo aver ringraziato il Prefetto di Reggio Emilia per la costante, attenta e propulsiva guida assicurata, ha espresso vivo apprezzamento nei confronti dei finanzieri reggiani, per lo straordinario impegno profuso – che ha consentito di raggiungere lusinghieri risultati in ogni comparto operativo – e tracciato le linee prospettiche del Corpo.
Ha quindi preso la parola il Prefetto di Reggio Emilia, Dott.ssa Iolanda Rolli, che ha rivolto il suo sentito messaggio di ringraziamento alle donne e agli uomini della Guardia di Finanza di Reggio Emilia per il prezioso lavoro svolto, sempre con generosità e spirito di abnegazione e consegnato alcune ricompense di ordine morale ai Finanzieri distintisi in operazioni di servizio per lodevole comportamento e particolare rendimento.
GDF: IMPEGNO “A TUTTO CAMPO” CONTRO LA CRIMINALITA’ A TUTELA DI CITTADINI E IMPRESE
Nel 2021 e nei primi cinque mesi del 2022 la Guardia di Finanza di Reggio Emilia, Correggio e Guastalla ha eseguito circa 15 mila controlli e circa 650 indagini per contrastare gli illeciti economico-finanziari, le distorsioni del mercato e le infiltrazioni della criminalità nell’economia: un impegno “a tutto campo” a tutela di famiglie e imprese, destinato ad intensificarsi ulteriormente per garantire la corretta destinazione delle risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
CONTRASTO DELLE FRODI SUI CREDITI D’IMPOSTA E DELL’EVASIONE FISCALE
Le attività investigative e di analisi sui crediti d’imposta, hanno permesso di accertare frodi per circa 70 milioni di euro.
In particolare, è stata sviluppata, nel 2021, attività d’indagine su delega della Procura della Repubblica di Reggio Emilia, avente a oggetto un’ipotesi di associazione per delinquere finalizzata alla frode fiscale e alle indebite compensazioni con crediti inesistenti, da cui è emerso il coinvolgimento di numerose società operanti sul territorio nazionale e in svariati settori economici, tutte formalmente intestate a prestanomi, ma di fatto amministrate dagli appartenenti al sodalizio criminale, che hanno indebitamente compensato i debiti tributari di imprese clienti con propri crediti fittizi per il predetto ammontare.
In realtà, il credito di cui i clienti si avvalevano per compensare i propri debiti d’imposta è risultato del tutto inesistente e, pertanto, l’illecito utilizzo dell’istituto della compensazione che, a prima vista, ha determinato una apparente situazione di regolarità contributiva in capo alle imprese in debito d’imposta, ha di fatto comportato un rilevante danno erariale.
Le indebite compensazioni si sono perfezionate a vantaggio di circa 100 imprese con sedi sull’intero territorio nazionale.
Sono stati individuati 21 evasori totali, ossia esercenti attività d’impresa o di lavoro autonomo completamente sconosciuti al fisco e 15 lavoratori in “nero” o irregolari.
Scoperto, inoltre, 1 caso di evasione fiscale internazionale, riconducibile a residenze fiscali fittizie e all’illecita detenzione di capitali oltreconfine.
I soggetti denunciati per reati tributari sono 350, di cui 12 tratti in arresto. Il valore dei beni sequestrati quale profitto dell’evasione e delle frodi fiscali è di oltre 7 milioni.
I controlli e le indagini contro il gioco illegale hanno permesso di scoprire 2 agenzie clandestine e di verbalizzare 3 soggetti, denunciati all’Autorità giudiziaria.
Nell’ambito del medesimo segmento operativo le Fiamme del Comando Provinciale di Reggio Emilia, hanno dato esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo emesso dal GIP del locale Tribunale, allo scopo di inibire l’accesso, dal territorio italiano, ad una piattaforma di scommesse sportive online, riferibile ad una società straniera operante in Italia in assenza delle necessarie autorizzazioni.
A seguito dei predetti interventi di polizia giudiziaria e del generale obbligo di sospensione delle attività di sale giochi, sale scommesse, sale bingo e casinò, imposto dalle misure anti-contagio da COVID-19, gli investigatori hanno osservato un’inattesa evoluzione del fenomeno, attraverso la raccolta “a distanza” delle giocate effettuate dai singoli scommettitori, con consegna del denaro contante (in cambio della ricevuta di gioco) ai dipendenti delle agenzie di scommesse, presso punti di incontro di volta in volta prestabiliti con i clienti, per le vie della città, rendendo così più difficoltosa la ricostruzione dell’attività illecita.
L’operazione in questione testimonia il quotidiano impegno della Guardia di Finanza per reprimere tutte le forme di illegalità che interessano il peculiare comparto dei giochi e delle scommesse, con effetti distorsivi del mercato e ripercussioni nei confronti degli interessi finanziari dello Stato.
TUTELA DELLA SPESA PUBBLICA
L’impegno a tutela della corretta destinazione delle misure introdotte dalla legislazione emergenziale non ha riguardato solo i bonus fiscali ma anche i contributi a fondo perduto e i finanziamenti bancari assistiti da garanzia, oggetto di oltre 130 controlli, che hanno portato alla denuncia di più di 8 persone per l’indebita richiesta o percezione di oltre 800 mila euro.
Complessivamente, gli interventi in materia di spesa pubblica sono stati oltre 250, cui si aggiungono oltre 50 indagini delegate dalla magistratura nazionale: oltre 60 soggetti sono stati denunciati e 34 segnalati alla Corte dei conti per danni erariali per oltre 4 milioni di euro.
Le frodi scoperte in materia di fondi strutturali e di spese dirette gestite dalla Commissione europea ammontano a oltre 10 mila euro, come quelle relative alla spesa previdenziale e assistenziale.
I controlli sul reddito di cittadinanza, svolti in collaborazione con l’INPS, hanno riguardato, in maniera selettiva, soggetti connotati da concreti elementi di rischio. Nel complesso, sono stati scoperti 350 mila euro indebitamente percepiti e sono state denunciate 44 persone.
Un impegno importante è stato dedicato al controllo degli appalti, anche in ragione del ruolo che rivestiranno tali procedure nell’ambito del PNRR, in vista del quale la Guardia di finanza sta affinando strumenti di analisi e moduli operativi, in collaborazione con tutte le Amministrazioni responsabili della gestione e dell’attuazione dei progetti e degli investimenti.
Le persone denunciate per reati in materia di appalti, corruzione e altri delitti contro la Pubblica Amministrazione sono state 14.
Il valore delle procedure contrattuali risultate irregolari, in quanto interessate da condotte penalmente rilevanti, è stato di quasi 27 milioni.
CONTRASTO ALLA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA ECONOMICO-FINANZIARIA
In materia di riciclaggio e autoriciclaggio sono stati eseguiti 9 interventi, che hanno portato alla denuncia di 17 persone, di cui 8 tratte in arresto, e al sequestro di beni per un valore di oltre 34 milioni.
A circa 180.000 mila euro ammontano, invece, i sequestri per usura.
Sono state analizzate circa 350 segnalazioni di operazioni sospette, caratterizzate da alti profili di rischio soggettivi ed oggettivi nel 35% dei casi analizzati nonché una attinente al finanziamento del terrorismo.
In materia di reati fallimentari i beni sequestrati ammontano a quasi 8 milioni, su un totale di patrimoni distratti di oltre 19 milioni.
In applicazione della normativa antimafia, sono stati sottoposti ad accertamenti patrimoniali 170 soggetti, con l’applicazione di provvedimenti di sequestro e confisca per oltre un milione e proponendo all’Autorità Giudiziaria il sequestro di beni mobili, aziende, quote societarie e disponibilità finanziarie per un valore complessivo di oltre 22 milioni di euro.
Ulteriori 1.350 accertamenti sono stati svolti su richiesta dei Prefetti, la maggior parte dei quali in funzione del rilascio della documentazione antimafia
Sul versante della contraffazione sono stati eseguiti oltre 80 interventi e 26 deleghe dell’Autorità Giudiziaria, sottoponendo a sequestro circa 9 milioni di prodotti industriali contraffatti, con falsa indicazione del made in Italy e non sicuri. Denunciati 10 soggetti.
L’attività del Corpo a tutela dei consumatori è stata orientata anche al contrasto dell’illecita commercializzazione dei dispositivi di prevenzione del contagio, con il sequestro di quasi 7 milioni di mascherine e dispositivi di protezione individuale e la denuncia di 9 soggetti per frode in commercio, vendita di prodotti con segni mendaci, contraffazione, ricettazione e truffa.
OPERAZIONI DI CONCORSO NEI SERVIZI DI ORDINE E SICUREZZA PUBBLICA
Nel periodo dell’emergenza sanitaria, unitamente alle altre Forze di Polizia, è stata assicurata l’attuazione delle misure di contenimento della pandemia eseguendo 11 mila controlli, per assicurare il rispetto delle misure di contenimento della pandemia. Il Corpo ha concorso nei servizi di ordine e sicurezza pubblica in occasione dei principali eventi svolti nella provincia.