Si avvicinano le giornate clou della quinta edizione del NonFestival “L’Uomo Che Cammina”. Inizia dunque il grande evento dedicato al rapporto tra l’uomo, l’ambiente naturale e la dimensione del sacro. Gli appuntamenti principali saranno nel weekend tra il 24 e il 26 giugno, ma prima di arrivare a queste giornate (e poi fino al 18 settembre 2022) ci sarà la possibilità di visitare le mostre del Pangea Photo Festival, che quest’anno sono in stretta sinergia con il NonFestival.
Il 18 giugno, alle 18 nel Parco Pineta di Casina, è in programma l’inaugurazione del Festival dedicato alla grande fotografia, con artisti internazionali: è previsto un aperitivo a cura dell’Associazione culturale EffettoNotte e DJ set. Nel Parco Pineta sarà possibile anche visitare una delle cinque mostre del Festival: “Outside the binary” di Linda Bournane Engelberth, fotografa documentarista focalizzata sull’identità umana, sulle identità di genere e sulle comunità rurali.
Dal 18 saranno poi allestite anche tutte le altre mostre del Pangea Photo Festival, iniziativa culturale dedicata a tematiche contemporanee cruciali per il futuro della società e del pianeta, che resteranno visitabili, gratuitamente in location outdoor, fino al 18 settembre 2022, impreziosendo alcuni dei luoghi più suggestivi dell’Appennino Reggiano.
Il festival è promosso da un gruppo informale di ragazzi e ragazze nati, cresciuti e residenti nell’Appennino Reggiano, che ha deciso di unirsi per promuovere un’iniziativa di carattere culturale con la finalità sociale di divulgazione di contenuti e storie attraverso le arti visive. Come per la prima edizione, anche quest’anno saranno coinvolti artisti di levatura internazionale: oltre al Parco Pineta di Casina, saranno a Ginepreto, alle pendici della Pietra di Bismantova, con “Drowning in plastic”, con fotografie di James Whitlow Delano, documentarista americano con base a Tokyo; alla Pineta di Monte Bagnolo, nel centro di Castelnovo, “Burning dreams” di Carolina Rapezzi, fotografa italiana con base a Londra che si occupa di questioni sociali, umanitarie ed ambientali tra Europa e Africa occidentale; ai Giardini di via Monzani, ancora a Castelnovo, “Lives in limbo” di Francesco Pistilli, fotoreporter e videomaker Abruzzese che si occupa di reportage e ritratto editoriale dai contenuti politici, sociali e ambientali; lungo la salita alla Pietra di Bismantova “God’s Honey” di Nadia Shira Cohen, freelance già stinger per Associated Press, poi per Sipa Press e VII Photo Agency.