Gli ultimi giorni di scuola sono all’insegna di saluti, festeggiamenti, bilanci e talvolta anche l’occasione per mostrare alla città il percorso compiuto durante l’anno scolastico. È quanto accade alla scuola secondaria di primo grado “G.Carducci” dell’IC5, in via Ciro Bisi a Modena, dove un progetto partecipativo ha portato gli studenti a realizzare un colorato murale.
Mercoledì 1 giugno, alle ore 9, studenti, educatori e docenti inaugureranno il Murales delle Emozioni; presenti anche l’assessora all’Istruzione Grazia Baracchi e l’assessora alle Politiche sociali Roberta Pinelli. L’opera è, infatti, il risultato del progetto partecipativo Medi-educatore, sostenuto dal settore Politiche sociali del Comune di Modena, mentre il murales è stato dipinto anche grazie al contributo del Comitato genitori che ha fornito i materiali.
Il progetto, durato l’intero anno scolastico, intendeva favorire la socializzazione tra gli studenti, messa a dura prova dalla pandemia e dal distanziamento, offrendo ai ragazzi supporto e la possibilità di esprimere le loro emozioni attraverso una pratica artistica come i graffiti. L’espressione artistica ha promosso infatti la relazione con il mediatore scolastico facendo emergere dialoghi, stimoli, pensieri, emozioni.
Con il coinvolgimento di educatori e professori di arte, la scelta del luogo e degli studenti da coinvolgere si è quindi iniziato a lavorare al murales con l’obiettivo primario di rafforzare le relazioni positive tra gli studenti e la collaborazione reciproca. Tema dell’opera sono le emozioni e i sentimenti nei contesti di vita dei ragazzi: a scuola, in famiglia, nello sport e con gli amici.
Gli alunni hanno quindi risanato il vecchio muro di recinzione della scuola, che era imbrattato di scritte e lo hanno usato come una tela da leggere da sinistra a destra. Vi hanno raffigurato una mano che schiocca le dita e dà il via a scie di emozioni colorate che cacciano meduse tossiche e comportamenti inadeguati. Le meduse si trovano nel mare della vita, solcato da onde a volte piccole e docili, altre volte enormi e quasi insormontabili che spingono verso il basso. Una ragazza dai lunghi capelli, ferita da punte minacciose e violente, trova la forza di volgere le punte in un fiore luminoso da portare in dono a chi vuole seguire il suo esempio. Affianco alla ragazza un corallo che nelle intenzioni degli studenti artisti rappresenta la parte sommersa di ciascuno, ciò che sta sotto la superficie dell’acqua e non si vede, ma che, volendolo, si può intuire. Un messaggio positivo, dunque, che gli alunni delle Carducci lanciano ai coetanei e a tutti coloro che si trovano a passare davanti alla loro scuola e che ha già avuto qualche riscontro. I residenti della zona vedendoli all’opera durante la realizzazione del murales, spesso si sono intrattenuti con loro, hanno commentato positivamente il dipinto e hanno prestato materiali per facilitarne la realizzazione.