Se si prende un compasso e lo si punta su Reggio Emilia, uno di capoluoghi dell’Emilia-Romagna, nel raggio di un centinaio di chilometri si ingloba un’area ricchissima di attrazioni turistiche e dall’altissimo livello culinario, basti pensare al Parmigiano Reggiano. Ecco che ci sono le premesse per riempire un fine settimana lungo, un ponte o anche un’intera settimana alla scoperta del territorio circostante. Qui nella Bassa Padana le zone pianeggianti e fertili occupate da campi coltivati e allevamenti si intervallano dolcemente con rilievi collinari. Arrivando in treno o in aereo il nostro consiglio più spassionato è di munirvi subito di un noleggio auto low cost sul portale di confronto Auto Europe. Qui troverete già selezionate e presentate in maniera chiara le migliori offerte con ritiro all’Aeroporto di Bologna e presso le stazioni ferroviarie più importanti nonché nei maggiori centri città compreso Reggio Emilia. Grazie alla lunga esperienza e alla collaborazione con le più affidabili compagnie di noleggio sia internazionali che locali, Auto Europe riesce a soddisfare ogni esigenza, dalle vetture di categoria mini fino a quelle di lusso e ai camper.
Reggio Emilia è la terza città più popolosa dell’Emilia-Romagna dopo Bologna e Modena e, malgrado molti non ne siano a conoscenza, viene chiamata “Città del Tricolore“. Proprio qui nel 1797 venne ideata e esposta per la prima volta nella grande Sala del Tricolore all’interno del Palazzo Comunale la bandiera verde, bianca e rossa. Inizialmente pensata per la Repubblica Cispadana venne poi adottata nel 1848 come bandiera ufficiale nazionale. Oggi accanto a questa sala dove si svolgono tutt’ora le assemblee comunali è stato istituito un Museo del Tricolore, interamente dedicato al vessillo nazionale e alla sua storia. Dopo averlo visitato potrete, sempre sulla Piazza Grande (Piazza Camillo Prampolini), dare un’occhiata alla Torre del Comune, al Duomo che colpisce per la sua facciata incompleta, al Battistero e al Monte di Pietà munito di Torre dell’orologio. Imboccate poi il passaggio coperto del Broletto che ospita diversi negozi per uscire in Piazza San Prospero dove sorge la basilica omonima dedicata al santo protettore di Reggio e con all’interno un notevole ciclo di affreschi di Camillo Procaccini a tema Giudizio Universale. Riguardo ai musei segnaliamo i Musei Civici dalle collezioni variegate e la Collezione Maramotti che nella ex fabbrica del marchio Max Mara mette in mostra opere di arte contemporanea. Non fate l’errore di lasciare Reggio Emilia senza essere entrati nel complesso rinascimentale di S. Pietro o nel Teatro Valli dall’imponente facciata neoclassica. Infine i fan del famoso architetto Calatrava troveranno diverse sue realizzazioni tutte verso nord lungo l’Autostrada A1 in direzione Bagnolo: per prima si può vedere la Stazione Mediopadana della linea Alta Velocità che con la sua forma ondosa serve a “increspare” la piatta Pianura Padana; poco dopo arriva il complesso davvero impressionante formato da tre ponti, uno centrale ad arco e due laterali.
Modena si trova a soli 30 km a est di Reggio Emilia ed è famosa per l’Aceto Balsamico di Modena IGP e per essere la sede sia della Ferrari, della Maserati che della Lamborghini. Se in voi o qualcuno della vostra comitiva arde la passione per la velocità e i motori qui ce n’è per uno o due giorni di full immersion. Ma prima di parlare di auto spendiamo due parole su Modena la cui Piazza Grande è stata riconosciuta Patrimonio UNESCO e dove gli amanti dell’arte possono contemplare i grandi capolavori della pittura custoditi nella celebre Galleria Estense. Durante il tragitto rifocillatevi con le tipiche tigelle accompagnate da salumi, e con tortellini e cotechino. Per quanto riguarda l’aceto balsamico lo potete acquistare in qualsiasi negozio di alimentari gourmet, ma se volete proprio capire e vedere di persona come viene prodotto, a mezz’ora dal centro vi è il Museo del Balsamico di Spilamberto, ospitato nel paese dove è stata fondata la Consorteria dell’Aceto Balsamico Tradizionale. La stanza più affascinante è quella dell’Acetaia sociale, nel sottotetto, dove vengono stoccate le botti per l’invecchiamento che dura minimo 12 anni e può arrivare anche fino a 25 anni e oltre: l’aroma che aleggia nell’aria è una festa per le narici.
Chiusa questa interessante parentesi torniamo alle quattro ruote. Modena è la città natale di Enzo Ferrari, fondatore del celeberrimo marchio. La sua casa con annessa officina in cui lui imparò il mestiere a fianco del padre, opportunamente ristrutturata, è diventata sede del MEF (Museo Enzo Ferrari). Non sorprende che proprio all’interno dell’officina sia stato allestito il Museo dei Motori. Non avrete alcun problema a individuare la struttura perché è riconoscibile già da lontano grazie al suo colore giallo acceso e la forma davvero particolare a cofano di macchina. Acquistando il museum pass che dura 48 ore si può accedere anche al Museo Ferrari a Maranello, sede della fabbrica. Qui il tour si fa più coinvolgente con dei simulatori F1 e una navetta che conduce sul viale dello stabilimento e alla pista di prova di Fiorano. A metà strada fra Modena e Maranello si può fare una sosta anche al Museo della Maserati istituito grazie alla collezione di Umberto Panini. Quest’azienda nacque a Bologna ma venne poi trasferita qui. A venti minuti da Modena, ma in direzione nord-est, chiude il cerchio il MUDETEC, il Museo della prestigiosa Lamborghini.
La provincia emiliana che nel mondo è per antonomasia sinonimo di cibo italiano d’eccellenza rimane però Parma, confinante con Reggio Emilia da cui dista una sola mezz’ora di macchina. Non sorprende che proprio in quest’area sia stato istituito un circuito dei Musei del Cibo che in otto location storiche, fra cui spesso castelli, tratta di alcuni dei prodotti più rappresentativi di questo territorio. Questi musei sono molto istruttivi sia per gli adulti che soprattutto per i bambini, e danno la possibilità di crearsi degli itinerari che verranno dettati dai propri gusti e interessi. Ve li elenchiamo raggruppandoli per vicinanza geografica così da darvi un’idea di quello che vi aspetta, comprese le ghiotte degustazioni finali: Museo del Parmigiano-Reggiano nel vecchio caseificio Meli-Lupi a Soragna e a dieci minuti il Museo del Culatello di Zibello nella Rocca Pallavicina; il Museo del pomodoro e il Museo della Pasta presso la Corte Giarola a Collecchio e non lontano il Museo del Salame di Felino; il Museo del Prosciutto di Parma nell’ex Foro Boario a Langhirano e un po’ più in là e di recentissima istituzione il Museo del Fungo Porcino di Borgotaro; e infine il Museo del Vino nelle cantine dell’imponente ed elegante Rocca di Sala Baganza. Parma è poco più grande di Reggio Emilia e merita anch’essa una passeggiata esplorativa a piedi per fotografare il Palazzo del Governatore con la torre dell’orologio, la cattedrale, il battistero e il Teatro Regio. Per chi ha con sé dei bambini può portarli al “Castello dei Burattini”, un museo con spettacoli e attività didattiche, e seguire il percorso delle “statue parlanti”. Appena fuori Parma c’è ancora un posto segreto particolarmente adatto ai più piccoli, il Labirinto della Masone, costituito esclusivamente da alberi di bambù e voluto da Franco Maria Ricci, un editore, grafico e designer parmense.
Partendo da Reggio Emilia e sorpassando Modena dopo altri 40 km si giunge al capoluogo dell’Emilia-Romagna, ovvero Bologna. I motivi per visitarla sono davvero tanti e proviamo a farvi un riassunto dei più significativi. Il suo baricentro è la Piazza Maggiore attorniata da molti maestosi edifici, fra cui il Palazzo Comunale, la Basilica di San Petronio in stile gotico, il Palazzo dei Banchi, il Palazzo del Podestà e l’iconica Fontana del Nettuno. Finito il tour della piazza comincia quello vero e proprio della città che farete per la maggior parte camminando sotto i portici, elemento inconfondibile dell’architettura urbana. Da fare assolutamente è il percorso porticato di ben 4 km che da Porta Saragozza conduce alla Chiesa di San Luca in cima al Colle della Guardia. Se sentite però il bisogno di avere uno sguardo d’insieme dello skyline cittadino vi basterà salire su una delle numerose torri cittadine costruite in epoca medievale sia per scopi militari ma anche di prestigio. Il loro numero era impressionante, infatti ve ne erano sorte quasi un centinaio, di cui solo una ventina sono giunte ai giorni nostri. La più alta con i suoi quasi 100 metri è la Torre degli Asinelli: fare i suoi 498 gradini sarà un bell’esercizio fisico, ripagato però da una vista straordinaria. Adesso è però giunto il momento clou che prevede la visita del Palazzo dell’Archighinnasio, ordinato dal cardinale Carlo Borromeo a metà del Cinquecento per ospitare in una sede unica tutte le facoltà di una delle università più antiche al mondo: l’Alma Mater Studiorum di Bologna. L’edificio si sviluppa su due piani, con un lungo porticato al piano terra e le pareti interne fittamente ricoperte di stemmi. Dal 1838 le lezioni sono state sospese e vi è stata trasferita la Biblioteca Comunale tutt’ora in funzione. Assolutamente da visitare sono l’aula magna Stabat Mater e il Teatro Anatomico dove si svolgevano i corsi di anatomia. Anche a Bologna l’arte trionfa soprattutto presso la Pinacoteca Nazionale di Bologna dove ci sono tele di Raffaello, Parmigianino e molti altri. Dulcis infundo vi ricordiamo che qui è d’obbligo assaggiare le lasagne e la mortadella, perfetta anche come accompagnamento per un rinfrescante aperitivo. Avendo diffusamente parlato motori in quel di Modena, non possiamo non menzionare, per chi veramente ci tenesse, che a ulteriori 40 minuti di auto c’è l’Autodromo di Imola dove si corre il Gran Premio di Formula 1 e che offre visite guidate e open days.
Abbiamo lasciato per ultima e a livello opzionale una gita più impegnativa in termini di tempo e chilometri perché vi porterà verso la costa adriatica nella città dei mosaici di Ravenna e poi addirittura all’estero, nella Serenissima Repubblica di San Marino. Al meglio dovreste pernottare una notte o due fuori per riuscire a vedere tutto al meglio. Ravenna si trova in Romagna nei pressi di Rimini e Riccione, famosissime località balneari che le rubano un po’i riflettori. Si tratta però di un grave errore perché questa città ha rivestito nell’antichità un ruolo cruciale di triplice capitale prima dell’Impero romano d’Occidente, poi del Regno degli Ostrogoti e infine dell’Esarcato Bizantino. Per nostra fortuna ci sono rimaste numerose testimonianze ben conservate di questo periodo di splendore. Muoversi è semplice perché acquistando il biglietto unico di circa 10 Euro istituito dall’Opera di Religione della Diocesi di Ravenna che gestisce tutti i monumenti UNESCO della città avrete già una chiara lista dei siti da visionare: Basilica di San Vitale, Basilica di Sant’Apollinare Nuovo, Museo Arcivescovile (Cappella di Sant’Andrea e Cattedra d’avorio), e infine in Battistero Neoniano e il Mausoleo di Galla Placidia per cui serve un’integrazione di 2 Euro per l’ingresso. Fra i mosaici più belli ci sono quelli di San Vitale con il Cristo sul Globo e gli Arcangeli nell’abside e il labirinto geometrico sul pavimento, i mosaici dorati delle pareti laterali a S. Apollinare Nuovo, e poi il cielo stellato nel Mausoleo di Galla Placidia. A due passi da S. Apollinare Nuovo potrete anche andare a dare un tributo al Mausoleo di Dante, morto qui nel 1321. Sebbene fuori città, ma comunque soli 8 km a sud, un must assoluto è anche la Basilica di Sant’Apollinare in Classe affiancata da un campanile cilindrico. Qui sono custodite le spoglie del patrono cittadino a cui la basilica paleocristiana è dedicata. L’abside è letteralmente coperto di mosaici e colpisce per il carattere naturalistico del soggetto che vede come protagonista S. Apollinare su un prato attorniato da 12 pecore a simboleggiare i 12 apostoli.
San Marino è uno degli stati più piccoli al mondo, si trova al confine con le Marche e porta il nome del suo leggendario fondatore Marino. Attira sia per la sua aura medievale che per le agevolazioni fiscali di cui gode e che rendono molto conveniente lo shopping. Il centro storico si irraggia da Piazza Libertà con il Palazzo del Governo (sede municipale) e il vicino Duomo. Nonostante le piccole dimensioni, i musei abbondano con ampia scelta fra Museo di Stato di San Marino, Museo della Tortura, Museo delle Cere e delle Curiosità. L’highlight del tour consiste però nel salire fino al Castello situato in cima al Monte Titano e da lì imboccare il “Passo delle Streghe”, un cammino molto scenografico che collega le tre torri difensive cittadine. Per godere di un ulteriore panorama mozzafiato si può prendere anche la funivia fino a Borgo Maggiore. In questo articolo siamo partiti da Reggio Emilia e abbiamo “sconfinato” in senso letterale e figurato, tanti sono gli spunti per viaggi esplorativi che aspettano di essere testati tutti di persona!