Compie trent’anni il 118, un numero che contiene, di fatto e simbolicamente, il sistema italiano di emergenza sanitaria, istituito e regolamentato con Decreto Presidenza della Repubblica, il 27 marzo 1992.
A Bologna, tuttavia, il numero 118 per le emergenze sanitarie era già stato avviato due anni prima, per la prima volta in Italia, coinvolgendo Enti e Associazioni di volontariato. Accadeva il 1 giugno 1990, in occasione dei mondiali di calcio, giocati anche nello stadio cittadino.
Una scelta certamente non casuale, ma che, al contrario, si fondava sulla lunga tradizione maturata, proprio a Bologna, nella gestione delle emergenze sanitarie. A Bologna, infatti, per la prima volta in Italia, venne realizzato un sistema di soccorso extraospedaliero che nel 1980, all’indomani della Strage della Stazione di Bologna, assunse il nome Bologna Soccorso.
Una scelta che condusse, nel 1992, a recepire gran parte del modello bolognese nella istituzione del 118, sul territorio nazionale.
I trent’anni del 118 e i quarantadue di Bologna Soccorso, sono al centro della giornata commemorativa, una vera festa cittadina, che, il 26 marzo animerà Piazza Maggiore, il Cortile di Palazzo D’Accursio e la Sala Anziani, a partire dalle 10 e sino alle 16.
Organizzato e realizzato da Azienda Usl di Bologna e Comune di Bologna, il doppio compleanno del 118 vedrà Piazza Maggiore ospitare una selezione dei mezzi di soccorso sanitario, da quelli storici ai contemporanei, sia del 118 che delle diverse Associazioni di volontariato, distribuiti lungo un percorso che accompagnerà i visitatori all’ingresso di Palazzo d’Accursio. Lì, nel cortile, verranno allestiti quattro schermi che proietteranno, a ciclo continuo, altrettanti video realizzati dall’Azienda Usl di Bologna per l’occasione, che ripercorrono la lunga storia bolognese del soccorso universalistico in emergenza.
Nel corso della mattina, presso la Sala Anziani dalle 11.30 alle 12.30, si terrà l’incontro 30 anni di 118 in Italia, 42 anni di Bologna Soccorso. II soccorso in emergenza, una storia di eccellenza tutta bolognese. Coordinato da Giovanni Gordini, Direttore del Dipartimento di Emergenza interaziendale, l’incontro restituirà attraverso una narrazione corale il racconto dell’emergenza sanitaria bolognese che, sin dalle tappe storiche, si caratterizza e si ispira ai principi di universalità del soccorso pubblico e di integrazione virtuosa tra tutti i diversi attori che si sono accreditati nel tempo come protagonisti attivi, con uno sguardo prospettico verso il futuro che si sta già costruendo. Dalla nascita del 118 a Bologna, con il racconto dei protagonisti, anche attraverso gli eventi che hanno caratterizzato la storia della città negli ultimi 42 anni, alla sua evoluzione, le testimonianze introdurranno il futuro del soccorso in emergenza, attraverso alcune delle esperienze più innovative già disponibili oggi. Un mix di tecnologie, come l’app DAErespondER e gli strumenti di videochiamata, formazione professionale specifica, come la tecnica REBOA e la trasfusione in elisoccorso, e di coinvolgimento attivo dei cittadini, con lo sviluppo della formazione estesa anche alle scuole, delle tecniche di rianimazione cardiopolmonare. Perché anticipare sempre di più i soccorsi è la chiave per volgere, in positivo, ogni evento di emergenza sanitaria. Come, ad esempio, dall’arresto cardiaco al trapianto, dall’elisoccorso notturno in caso di grave trauma, alla sala operatoria.
All’incontro parteciperanno Stefano Bonaccini, Presidente Regione Emilia-Romagna, Paolo Bordon, Direttore generale Azienda Usl di Bologna, Chiara Gibertoni, Direttore generale Policlinico di S.Orsola, Matteo Lepore, Sindaco di Bologna.