Grandi emozioni e tanti applausi al Palasport di Mirandola, sabato 26 febbraio, con la nuova opera musicale eseguita da un’ispirata banda giovanile “John Lennon” con il sostegno del Rotary Club di Mirandola. Lo spettacolo si è svolto nell’ambito del Rotary Day (celebrato contemporaneamente da 1,2 milioni di membri di 36 mila club in 200 Paesi).
Il calendario ha fatto sì che l’opera, incentrata sulle guerre di Ulisse e nata cinque anni fa da un’idea del Ministro Patrizio Bianchi e del direttore della Fondazione Scuola di Musica “Andreoli” Mirco Besutti, fosse messa in scena proprio in un giorno in cui la guerra, con i suoi lutti, distruzioni e sofferenze, è tornata con prepotenza in Europa. «La guerra non è mai la soluzione, come del resto è scritto chiaramente nella nostra Costituzione, che la ripudia», ha detto in apertura il Ministro ad un pubblico molto numeroso, nel pieno rispetto dei distanziamenti. «Questo spettacolo, pensato in un altro momento ma purtroppo di così grande attualità, lo dedichiamo al popolo ucraino», ha proseguito il Ministro, tra gli applausi del pubblico in piedi. «Scrivere questa musica – ha aggiunto Somadossi – è stato da un lato sublime ma anche terrificante. Ulisse nel suo viaggio non capisce il dramma che sta vivendo. Io ho cercato di tradurre questo sentimento in musica, come un viaggio dentro noi stessi, alla ricerca delle conseguenze che le nostre azioni hanno sempre sugli altri. Anche noi, come Ulisse, alle volte non capiamo». Il direttore Besutti ha evidenziato come la nuova opera sia una nuova tappa della proficua e unica collaborazione instaurata ormai da dieci anni dalla “Lennon” col Ministro Bianchi; una collaborazione apprezzata anche al di fuori dei confini nazionali, grazie ai concerti eseguiti in Germania, Spagna, Repubblica Ceca, Finlandia, Malta, Lussemburgo e Giappone.
L’opera è stata scritta da Bianchi e musicata dal compositore Marco Somadossi, con la voce narrante (impeccabile e particolarmente incisiva) di Luca Violini. «Siamo abituati a vedere Ulisse come un personaggio eroico – ha spiegato Bianchi– invece al centro di quest’opera c’è un uomo che torna a casa dopo 20 anni scoprendo che la guerra non è eroica, non lo è mai. Lo vediamo attraverso gli occhi della moglie che è stata tutto quel tempo ad aspettare e nello sguardo di chi ha perso padri, figli e fratelli». «La guerra doveva essere veloce e fatta di gesta su cui costruire leggende eterne e invece è stata lunga e ha portato morte, distruzione e odio», dice Ulisse in un passaggio fondamentale dell’opera, nella sua presa di coscienza che suona oggi così sinistramente attuale.
L’esecuzione magistrale della “Lennon”, diretta da Besutti, ha entusiasmato ed emozionato il pubblico, che ha lungamente applaudito il centinaio di ragazzi protagonisti di una serata storica per la musica mirandolese.
Al termine dello spettacolo la presidentessa del Rotary di Mirandola, Roberta Roventini, ha consegnato nelle mani della presidentessa della Fondazione Scuola di Musica “Andreoli”, Elena Malaguti, un assegno per una borsa di studio per il progetto “Tutoring”, in cui la musica diventa uno strumento di educazione e di inclusione. «Da sempre il Rotary Club è attento alle necessita di Mirandola e in particolare dei suoi giovani, – ha spiegato Roberta Roventini – non solo trasmettendo conoscenza ma promuovendo, con l’esempio, valori come l’amicizia e la condivisione. Con piacere, come Rotary sosteniamo il progetto “Tutoring”. Lo stare assieme divertendosi è la base di una condivisione che porta a momenti di crescita, accoglienza e aiuto, ottenuti dall’affiancamento di alunni ed ex alunni della scuola nei confronti di ragazzi con bisogni educativi speciali».
Lo spettacolo si è svolto in collaborazione con la Fondazione Cassa di Risparmio di Mirandola, Unione Comuni Modenesi Area Nord, Sinergas, Aimag e con il patrocinio del Comune di Mirandola e Webaze come media partner.