Conoscere è fondamentale per capire. Sapere ci aiuta a immedesimarci nelle vite degli altri ed evitare di commettere gli stessi errori. Lo sa bene il Comune di Vezzano sul Crostolo, che ha fatto della diffusione della memoria, soprattutto tra le giovani generazioni, uno dei punti cardine del suo programma.
Ecco allora che questa mattina, per celebrare il Giorno della Memoria, il vicesindaco Paolo Francia ha fatto visita alle due classi terze delle scuole medie. Ai ragazzi è stata consegnata una lettera, scritta dallo stesso Francia, in cui si ricorda la storia, descrivendo i passaggi e i fatti che portarono alla Shoah e il motivo per cui è stata scelta la data del 27 gennaio, giorno in cui le truppe dell’Armata Rossa entrarono ad Auschwitz, per questa celebrazione.
“Gli ebrei non furono presi di mira per la loro religione, ma per la loro razza – ha ricordato il vicesindaco – In questo la Shoah è stato l’abominio peggiore della storia dell’umanità. In pochi ebbero il coraggio di opporsi, per paura, egoismo, ma anche per mera indifferenza o sottovalutazione dell’antiebraismo. E anche dopo la fine della guerra, solo a distanza di tempo si comprese l’importanza e la necessità di ricordare, perché queste tragedie non ricapitino più”.
Francia ha messo in evidenza quanto ancora, al giorno d’oggi, sia diffuso il razzismo antiebraico e ha rivolto un appello ai ragazzi: “La vostra è una generazione che cresce in un mondo in cui le differenze di razza, lingua e religione stanno finalmente sfumando, ma il seme dell’odio è ancora vivo e può cercare di germogliare. Voi, che siete la generazione dell’integrazione, calpestatelo se lo vedete. Siamo tutti uguali nei diritti e nei doveri – ha concluso il vicesindaco – Siamo tutti fiori che meritano di crescere e rendere più bello, diverso e colorato questo modo”.
Ai ragazzi, oltre alla lettera, è stato consegnato il volume “Razza di Stato”, la pubblicazione, realizzata da Istoreco, che ripercorre i passaggi che 80 anni fa portarono alla promulgazione delle leggi razziali in Italia. Un testo che rappresenta una fondamentale testimonianza di memoria grazie alla quale poter toccare con mano cosa significhi la parola “discriminazione”.
Erano presenti i due insegnanti Triani e Caminati con cui, nei prossimi mesi, prenderà il via il progetto sulla memoria dal titolo “Un nome, un volto, una storia” che verrà realizzato grazie al prezioso aiuto di Istoreco.