E’ stato sottoscritto un importante protocollo per lo sviluppo del territorio tra Cgil e Cisl e i sindacati dei pensionati e l’Unione terre d’argine. Il documento parte dalla necessità di avere una visione d’insieme e di mettere a sistema tutti gli interventi per disegnare il futuro delle città e del distretto.

 

Vi è un quadro generale che condiziona lo sviluppo del territorio: la globalizzazione con le sue filiere e la distribuzione mondiale del lavoro, le crisi economiche che si sono succedute e ora la crisi della pandemia da Covid che è sia sanitaria, sia economica e sia sociale, l’invecchiamento della popolazione e la natalità con saldo negativo, un tasso di occupazione femminile troppo basso e un mondo del lavoro con ancora troppi infortuni anche mortali, precarietà, lavoro povero.

In questa fase sarà fondamentale intercettare le risorse del PNRR con una progettualità che possa intersecare quelle direttrici che possano porre le basi per una crescita virtuosa: digitalizzazione, innovazione, transizione ecologica, mobilità sostenibile, istruzione e ricerca, inclusione e coesione sociale, salute e sicurezza. In questo modo si potrà costruire un territorio con una buona qualità della vita e attrattivo, con infrastrutture adeguate, qualità dei servizi, con una piena e buona occupazione.

I punti del protocollo riguardano:

La conferma e la valorizzazione del welfare pubblico come elemento di redistribuzione del reddito prodotto con i suoi servizi per l’infanzia, gli anziani, le persone fragili. Garantita l’integrazione tra Sanità e servizi socio-assistenziali, ampliamento degli strumenti di prossimità, grande attenzione alla lotta alla povertà e alla emarginazione. Coerentemente si procederà con la realizzazione dell’OsCo, della casa della salute, dell’Hospice, in sinergia con la rete ospedaliera e sanitaria.

Lotta alla povertà sia con politiche della casa, tema emergenziale, aumentando l’offerta di alloggi Erp e Ers, progetti di rigenerazione urbana, implementare strumenti per l’affitto casa garantito, sia con risorse locali aggiuntive per sostenere le famiglie più bisognose anche contrastando la povertà educativa potenziando i servizi di doposcuola e i servizi socio educativi.

Per l’ambiente le parole chiave saranno innovazione, riqualificazione e rigenerazione, non più espansione ma saldo zero del consumo di suolo, piste ciclabili e potenziamento del trasporto pubblico locale e su rotaia.

Il lavoro deve tornare al centro dell’agenda con l’obiettivo di arrivare ad una piena e buona occupazione, prevedere un sistema di incentivi e defiscalizzaizone per incentivare la crescita delle dimensioni aziendali, gli investimenti per innovazione di prodotto e di processo, l’occupazione e l’imprenditoria femminile e giovanile. Agevolazioni per la costituzione di cooperative e un polo della logistica.

La legalità è un elemento cruciale per la comunità di un territorio perché significa sicurezza e equità, per cui si continuerà con la lotta all’evasione che in questi anni ha dato ottimi risultati, si confermano e rafforzeranno gli osservatori territoriali, si implementerà un protocollo sugli appalti che garantisca trasparenza, legalità, sicurezza, privilegiando l’offerta economicamente più vantaggiosa e l’applicazione del Durc di congruità e della patente a punti.

Pur con diverse incognite i quattro comuni e l’Unione delle Terre d’Argine approveranno i bilanci preventivi entro l’anno non prevedendo aumenti di tributi, rette e tariffe.

Tra le risorse del PNRR e la crisi pandemica che purtroppo continua a mordere, i prossimi due anni saranno fondamentali per indirizzare lo sviluppo del territorio delle terre d’argine ed è importante che le parti sociali e le istituzioni del territorio si confrontino e dialoghino per immaginare e costruire in maniera condivisa il mondo che sarà.

(Cgil – Cisl Unione Terre d’Argine)