Continua la lenta e costante crescita di passeggeri dopo l’improvviso “stop” dovuto alla pandemia. Anche se i dati complessivi sono ancora molto lontani dai livelli pre-Covid, nel mese di novembre l’Aeroporto di Bologna ha recuperato il 75% dei passeggeri registrati nello stesso mese di due anni fa. Un risultato comunque importante, in un quadro ancora incerto per tutto il settore.
Nel dettaglio, a novembre 2021 i passeggeri sono stati 533.148, pari ad un decremento del 25,2% su novembre 2019, ultimo anno precedente la pandemia, ma con un +552,5% su novembre 2020, quando le forti limitazioni ai viaggi in ragione della “seconda ondata” avevano ridotto i passeggeri a sole 80 mila unità.
Nel mese appena concluso si è registrato un consistente incremento dei passeggeri su voli nazionali, a quota 167.172, in crescita del 12,1% su novembre 2019 (e a +315,2% sullo stesso mese del 2020). Ancora in calo sul 2019, invece, i passeggeri su voli internazionali, a quota 365.976 (-35,1% su novembre 2019, ma +783,0% su novembre 2020).
I movimenti aerei sono stati 4.505 (-18,9% su novembre 2019, +164,1% sullo stesso mese del 2020), mentre le merci trasportate per via aerea sono state 3.782 tonnellate, in crescita del 15,4% su novembre 2019 ma -19,2% su novembre 2020.
Si conferma quindi una evoluzione a due velocità, con i passeggeri su voli nazionali che hanno superato i livelli pre-Covid e quelli su voli internazionali ancora frenati dalla pandemia.
A confermare la tendenza attuale, anche la classifica delle mete più “gettonate” del mese, dove sul podio troviamo 3 aeroporti italiani: Catania, Palermo e Bari. Seguono nella “top ten”: Madrid, Barcellona, Parigi Charles de Gaulle, Brindisi, Valencia, Tirana e Bruxelles Charleroi.
Nel periodo gennaio-novembre 2021 i passeggeri complessivi del Marconi sono stati 3.627.680, in calo del 58,3% sullo stesso periodo del 2019, con 33.548 movimenti aerei (-50,1%) e 35.325 tonnellate di merce trasportata (+1,0%). Se confrontati al 2020, i dati dei primi 11 mesi 2021 registrano un incremento di passeggeri del 50,8%, con un aumento del 30,2% nei movimenti e del 16,9% nelle merci.
La differenza con i numeri pre-pandemia è ancora significativa ma in miglioramento, soprattutto a partire dalla seconda metà dell’anno. Resta ora da capire l’impatto della nuova variante Omicron, mentre non riguarda direttamente il settore aereo l’introduzione del cosiddetto “Super Greenpass”, in vigore da ieri.