
Al momento dell’accesso, l’impresa stava restaurando la facciata esterna di un condominio; tale intervento era stato richiesto per fruire del cd. “bonus facciate”, l’agevolazione che consente ai proprietari di ottenere una detrazione d’imposta del 90%. In seguito al controllo, il titolare dovrà sanare le posizioni lavorative di tutti gli operai, versando i relativi contributi e pagando le imposte evase. Per l’impiego dei tre lavoratori in nero, inoltre, all’imprenditore sarà contestata sia la cd. “maxisanzione”, che potrebbe superare i 30.000 euro, oltre una sanzione di 15.000 euro per aver retribuito i dipendenti in contanti.
L’attività svolta dalla Guardia di Finanza imolese, che ha posto l’attenzione su un settore in forte crescita, testimonia l’impegno del Corpo nella tutela dell’economia legale e del libero mercato a favore di tutti quegli imprenditori che, operando nel pieno rispetto delle regole, competono spesso con concorrenti che traggono vantaggio dalla riduzione dei costi fiscali, del lavoro ed a discapito della sicurezza dei lavoratori.