Si è svolto il 24 novembre scorso il Comitato direttivo di Auser Modena eletto all’Assemblea congressuale provinciale dei soci del 1° ottobre scorso, che a sua volta ha riconfermato presidente Michele Andreana. Il neoeletto Comitato direttivo ha proceduto nella definizione di due compiti fondamentali: quello di indicare la strategia di sviluppo delle attività e della riorganizzazione di Auser per adeguarle alle mutate condizioni sociali, e quello di eleggere la presidenza che affiancherà il presidente nel prossimo mandato congressuale.
Per quanto riguarda la presidenza sono stati eletti all’unanimità quattro soci: Claudio Gavagnin responsabile dell’amministrazione, Fabrizio Borghi responsabile di Auser Volontariato, Ugo Rimondi responsabile di Auser Promozione Sociale e Annamaria Veroni responsabile del Centro Auser Provinciale. Sono stati inoltre nominati, due responsabili di importanti aree di lavoro: Antonio Finelli per la comunicazione e Enrico Ferraresi per la formazione.
Riguardo alle strategie di sviluppo e di adeguamento dell’organizzazione a livello provinciale, il presidente Andreana ha indicato che le linee del progetto sociale si svilupperanno principalmente su tre aree operative, così come previsto dal recente congresso Auser nazionale: Volontariato alla persona, Volontariato di comunità, Cultura e Aggiornamento permanente.
“Auser si è data l’obiettivo di riorganizzarsi per rilanciare, in un contesto profondamente mutato per effetto della pandemia e dei mutamenti demografici in atto, la propria identità costruita in oltre trent’anni di attività sociale dedicata alle persone fragili e in particolare agli anziani, e affermare una visione del volontariato e della promozione sociale che si rivolge ai bisogni dell’intera comunità e che si candida ad affiancare, sempre in maniera sussidiaria, la Pubblica Amministrazione nella realizzazione di un nuovo welfare comunitario” afferma Michele Andreana. “Convinti – prosegue il presidente Auser – che valorizzare il lavoro fatto sia la premessa per guardare al futuro con maggiore ottimismo, nella consapevolezza che insieme ad altri possiamo giocare un ruolo decisivo per cambiare il modello economico e sociale del nostro Paese”.
In un mondo dove tutto diventa effimero, essere portatori di istanze concrete per migliorare la vita e la dignità delle persone rappresenta per Auser un’alternativa agli egoismi e all’indifferenza verso i più deboli.
Auser si propone di essere protagonista del cambiamento e della costruzione di un nuovo modello di sviluppo.
Transizione ecologica, digitale e inclusione sociale sono i grandi obiettivi strategici che abbiamo di fronte e il terzo settore può dare un contributo importante nel tenere uno stretto legame tra di essi in una visione d’assieme.
“La rete Auser è una comunità solidale dove lo stare insieme può dare una risposta e voce a tante persone e aiutarci a percorrere la strada di un futuro di solidarietà” conclude Andreana.