Silenziosa, raccolta e solenne. A poche centinaia di metri dalla piazza simbolo della città si è consumato il dramma, e piazza Garibaldi, con la città, ha voluto ricordare la strage di via Manin con una cerimonia composta e dignitosa. Illuminata da centinaia di ceri accesi in memoria di Elisa Mulas, di sua mamma e dei suoi piccoli angeli.
Non meno di cinquecento, recitano le stime ufficiose delle forze dell’ordine, i presenti, molti di più, a colpo d’occhio, quelli che non hanno voluto rinunciare a far sentire, silenziosa ma ferma, la propria voce e la loro preghiera. L’Amministrazione al centro della piazza, la gente di fronte.
Silenzio, a lungo, prima dell’applauso che ha ‘sciolto’ la manifestazione. E la solennità che si deve a momenti come questi, nel corso dei quali una comunità si riscopre tale e si stringe nel ricordo.