Una partecipatissima serata di festa al Cinema Teatro San Prospero di Reggio Emilia ha sigillato, ieri sera, la ventesima edizione del Reggio Film Festival, ricca di proposte, presenze e soddisfazioni per Alessandro Scillitani e per l’appassionato staff da lui diretto.
La Giuria Internazionale del Reggio Film Festival 2021 (composta da Maurizio Di Rienzo, critico cinematografico, Caterina Carone, regista e Midia Kiasat, regista e distributore) ha assegnato il Premio al miglior cortometraggio a Les baleines ne savent pas nager (Francia 2021) di Matthieu Ruyssen: «Originale, reattivo, coraggioso per storie e per il protagonista, che si ribella al bullismo e conquista il suo posto in classe e soprattutto in piscina, sorprendendo se stesso e lo spettatore grazie a tocchi sorprendenti di regia». Menzioni a I am afraid to forget your face (Egitto, Francia, Belgio, Qatar 2020) di Sameh Alaa, «semplice ma anche matura storia d’amore non convenzionale» e ad Accamòra (Italia, 2020) di Emanuela Muzzupappa «per fotografia ed interpretazioni».
Il Premio Giuria Popolare, esito delle votazioni del pubblico presente in sala durante le proiezioni, è andato a Lo Efimero (Spagna 2021) di Jorge Muriel, cortometraggio che si è aggiudicato anche il Premio Laicità, attribuito al miglior corto che affronti il tema della laicità e d’intesa con l’associazione Iniziativa Laica: «Lo Efimero racconta con estrema delicatezza, in un suggestivo quanto evocativo rincorrersi dei primi piani dei protagonisti nelle diverse età della loro vita, una storia intima di solitudine e di difficoltà a vivere la propria omosessualità. Una storia dolorosa di frustrazioni e paure, colta nell’effimero spazio di un breve viaggio in metropolitana, che ci ricorda come – ancora oggi – una totale libertà di esprimere sé stessi sia ancora ben lontana dal potersi pienamente dispiegare. Una scelta che acquista anche un chiaro significato alla luce di quanto successo pochi giorni fa al senato sul Ddl Zan, con cui vogliamo ricordare che la battaglia per i diritti civili e l’autodeterminazione di tutte e tutti non può essere fermata e che è tempo di far sentire la nostra voce – anche attraverso il cinema e l’arte- ancora più forte di prima».
Il Premio della giuria SNCCI, composta da Gabriele Veggetti, Paola Olivieri e Gianluca Stanzani è duplice. Quello per il miglior cortometraggio è stato assegnato a Camille et moi della regista francese Marie Cogné «per la stretta attualità del tema trattato, ma soprattutto per l’idea di raccontare, attraverso la soggettiva di una delle due donne, la quotidianità della vita di coppia. Vita scandita dallo sguardo dell’altro, dal giudizio altrui, dal consiglio imposto e mai richiesto, dal dileggio e dal commento spinto. Sulla loro storia tutti si sentono in diritto di avere voce in capitolo, ma i loro diritti a quale capitolo della storia appartengono? Nonostante ciò, permane la freschezza e la delicatezza di un amore in grado di portare frutto, di andare avanti e trionfare sul pregiudizio, passo dopo passo, giorno dopo giorno». Premio speciale per il miglior contributo artistico al film d’animazione a Tio Tomas di Regina Pessoa: «Con un afflato intimo e poetico la regista portoghese ci fa entrare nei suoi ricordi d’infanzia frammentari e struggenti. In un mondo cinematografico spesso dominato dalle comodità del digitale, Regina Pessoa fa nascere il suo racconto dal nero dell’inchiostro di china. Le sue immagini sembrano quasi scalpellate, lavorate di bulino come se fossero antiche incisioni sul legno. Il risultato è un’opera di rara bellezza e di straordinaria modernità, dove il nero della china si fa luce graffiante, mutevole e cangiante, come il ricordo e il sogno».
Premio Unimore (deciso da una giuria composta da studenti del Dipartimento di Comunicazione ed Economia, UNIMORE) è stato riconosciuto ex aequo a Zoo (Spagna 2020) di Will Niava e a Vigile (Canada 2020) di Xavier Beauchesne-Rondeau.
Il Premio Sound, assegnato al cortometraggio che si distingue per un uso particolarmente originale ed espressivo del suono, sia esso musica, parola o rumore, è andato a Sintra III (Spagna 2020) di Aitor Echeverría e Ivan Casajús, mentre il Premio Energee3 per il miglior corto filosofico-scientifico a Le Syndrome de Archibald (Francia 2020) di Daniel Perez.
Proclamati anche i vincitori del concorso pubblico Cosa cambia, promosso dal Servizio Officina Educativa / Partecipazione giovanile e benessere del Comune di Reggio Emilia e aperto a giovani videomaker under 35 per l’ideazione e la produzione di cortometraggi «che siano narrazioni, spunti, interpretazioni e vissuti sui cambiamenti di qualunque natura e dimensione». Menzioni speciali a Cambia(re)(le)menti di Simone Genitoni «per la freschezza e l’immediatezza comunicativa, la positività del messaggio e per la pluralità nella partecipazione», Azadeh del Gruppo Invertido Film di Guercio Gianfranco e Jessica Mejìa «per l’efficacia e la potenza comunicativa» e a La pelle di Michele Astolfi e Laura Conti «per l’originalità, la sensibilità e la capacità di collegare l’umano al naturale evidenziando il rapporto uomo-natura». Premi della giuria: terzo posto ad Alpha Generation di Alex Cattabriga: «Ironia ed efficacia nel raccontare con uno stile semplice e immediato i paradossi di questa epoca»; secondo posto a Mai Ka Maluhia del gruppo Prendashanseaux: «Suggestivo rapporto tra essere umano e natura, con una sapiente fotografia in grado di evocare un’armonia passata»; primo posto a Sopravviventi di Mirko Bonezzi: «Perfetta adesione al concept e grande capacità di emozionare attraverso un sapiente uso del montaggio, frutto di un collage di immagini di grande impatto». Premio social Cosa cambia a Esponenziale di Jerry Ehimen Agbebaku.
«Non finisce qui» conclude Alessandro Scillitani «domenica 21 novembre, in occasione della Giornata internazionale per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza 2021, presenteremo molti cortometraggi d’autore della sezione Family. Vi aspettiamo!».
Info e programma dettagliato sul Reggio Film Festival 2021: http://www.reggiofilmfestival.it/.