E’ di qualche giorno fa il bruciante dispiacere del presidente Cantoni, raccolto dalla stampa imolese: il dirigente del Centro Sociale di Fabbrica inventariava gli ammanchi e calcolava i danni arrecati all’esercizio pubblico da qualche vandalo che aveva anche sottratto piadine e superalcolici.
Il Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia carabinieri di Imola, era sulle tracce dei responsabili già dalla stessa mattina del 5 novembre, subito dopo il sopralluogo di furto. Così nel pomeriggio di sabato 6, i militari del Nucleo Operativo hanno fermato un giovane tunisino, appena maggiorenne e già pregiudicato per reati specifici, che circolava spavaldo per il centro di Imola a bordo di un ciclomotore risultato rubato lo scorso 20 ottobre. Vistosi scoperto, il delinquente ha abbandonato il motorino fuggendo, per essere immediatamente intercettato dai carabinieri del Radiomobile imolese che l’hanno fermato e perquisito.
A bordo del ciclomotore sono state rinvenute proprio le 15 bottiglie di alcolici e superalcolici trafugate dal centro Sociale di Fabbrica, oltre a 107 € in monete (riconducibili al fondo cassa). L’ispezione è stata poi estesa all’abitazione del tunisino, consentendo ai carabinieri di rinvenire e porre sotto sequestro ben 5 telefoni cellulari, uno dei quali risultato oggetto di furto compiuto su un’autovettura lo scorso 31 ottobre in via Maghinardo a Imola. Sono in corso le indagini per risalire ai proprietari dei restanti 4 telefonini e per individuare altri possibili complici del giovane.
Questi, classe 2001, di professione ambulante, è stato denunciato a piede libero per il grave reato di ricettazione continuata. Vini e cellulare sono stati riconsegnati ai legittimi proprietari.