Natale è ancora lontano ma il Servizio di Assistenza Domiciliare Infermieristica (SADI) del Distretto di Carpi ha già scartato un preziosissimo dono: da oggi una nuova automobile, ad alimentazione ibrida, arricchisce il parco mezzi a disposizione degli operatori che si recano al domicilio dei pazienti impossibilitati a spostarsi.
A donarla, l’Associazione Rotary Club di Carpi, che dimostra per l’ennesima volta attenzione verso sanità e territorio, con un occhio all’ambiente: la nuova vettura infatti è in possesso di motore ibrido, ovvero sia a combustione sia elettrico, combinando affidabilità, sicurezza ed emissioni ridotte.
Consegnata oggi, giovedì 28 ottobre, durante una breve cerimonia a cui hanno partecipato i rappresentanti del Distretto sanitario, alcuni operatori della Domiciliare e una delegazione dei donatori, l’auto rappresenta un importante plus nella dotazione del servizio: con il mezzo donato, salgono a 15 le vetture a disposizione dell’équipe che si occupa di assistere i pazienti al domicilio.
L’attività del SADI di Carpi, diretto da Irma Monia Spattini, ha registrato infatti un importante incremento a seguito della pandemia da Covid-19: attualmente sono circa 2.000 gli accessi a domicilio effettuati ogni mese dagli operatori del servizio, in totale 29 infermieri e 2 operatori socio-sanitari che operano su due turni.
“La generosità è sempre stato un tratto distintivo di questo territorio – afferma Stefania Ascari, Direttore del Distretto di Carpi – e questa donazione lo conferma. Per il SADI poter contare su un nuovo mezzo significa molto, anche e soprattutto in questo momento di grande lavoro. Ringrazio dunque di cuore il Rotary Club di Carpi per la sensibilità e l’attenzione nei confronti della sanità, in particolare di quella territoriale, che mira a fornire un servizio sempre più vicino ai cittadini”.
“La continua attenzione che da qualche tempo riserviamo ai servizi sanitari del territorio – dichiara Mauro Bernini, Presidente del Rotary Club Carpi – discende dalla piena consapevolezza di quanto sia doveroso sostenerla in un periodo tanto complicato come quello che stiamo vivendo. Su precisa indicazione del Distretto abbiamo indirizzato la nostra donazione verso un tipo di auto che fosse da una parte rispettosa dell’ambiente e dall’altra idonea a muoversi con facilità nel tessuto urbano nel quale va fornita una assistenza domiciliare a chi ha bisogno”.