2 milioni e 800mila euro per il territorio reggiano. Il consiglio generale della Fondazione Manodori ha definito l’obiettivo delle erogazioni per il 2022, le linee guida di gestione e le priorità per gli interventi. La Fondazione garantisce quindi l’erogazione dei fondi a favore della propria comunità, con una particolare attenzione alle situazioni di disagio e vulnerabilità.
I contributi del prossimo anno andranno a favore dei progetti a maggiore ricaduta sociale e che rispondono a bisogni concreti. Anche per il 2022 sono previsti bandi per intervenire sulle nuove povertà. Il bando Esc per le fragilità sociali e l’adesione al Fondo nazionale per percorsi di contrasto alla povertà educativa di bambini e adolescenti. Verranno privilegiate le iniziative realizzate in rete tra soggetti diversi e in grado di generare altre risorse, per garantire continuità e maggiore efficacia. Sarà attivato il monitoraggio della ricaduta sociale e la valutazione d’impatto delle attività finanziate, a partire da quelle ritenute a contenuto innovativo.
“Il 2021 è un anno complesso per la nostra comunità – afferma Romano Sassatelli, presidente della Fondazione Manodori – In accordo con altre istituzioni, abbiamo quindi messo a disposizione fondi per un bando che possa contribuire ad uscire dalle criticità. Come mai prima i nuovi strumenti attivati saranno utili a sostenere i soggetti più fragili e tutte quelle realtà che faticano a ripartire o dovranno rimodulare la propria operatività”.
Nei prossimi mesi e per il 2022, la Fondazione Manodori si attiverà per essere ancora più vicina a tutti gli enti e le associazioni che fanno parte dei settori in cui interviene. Il dialogo costante con le organizzazioni del territorio che operano nel welfare, nell’educazione, nella cultura e nella salute pubblica ha favorito la messa in campo di iniziative tese a rispondere alle esigenze più immediate e a supportare quelle si profileranno.
“Saremo tutti impegnati – prosegue Sassatelli – ad essere vicino agli enti pubblici, alle scuole, ai presidi ospedalieri e sanitari, alle parrocchie e al mondo del volontariato e della cooperazione sociale, ai soggetti attivi nella gestione dei luoghi di cultura, come teatri e musei. Molti sono in difficoltà a risollevarsi dopo questa fase critica, o impegnati a loro volta a dare supporto alla comunità, e cercheremo di dare tutto il nostro aiuto”.
2 milioni e 800mila euro per il territorio reggiano. Il consiglio generale della Fondazione Manodori ha definito l’obiettivo delle erogazioni per il 2022, le linee guida di gestione e le priorità per gli interventi.
La Fondazione garantisce quindi l’erogazione dei fondi a favore della propria comunità, con una particolare attenzione alle situazioni di disagio e vulnerabilità.
I contributi del prossimo anno andranno a favore dei progetti a maggiore ricaduta sociale e che rispondono a bisogni concreti. Anche per il 2022 sono previsti bandi per intervenire sulle nuove povertà. Il bando Esc per le fragilità sociali e l’adesione al Fondo nazionale per percorsi di contrasto alla povertà educativa di bambini e adolescenti. Verranno privilegiate le iniziative realizzate in rete tra soggetti diversi e in grado di generare altre risorse, per garantire continuità e maggiore efficacia. Sarà attivato il monitoraggio della ricaduta sociale e la valutazione d’impatto delle attività finanziate, a partire da quelle ritenute a contenuto innovativo.
“Il 2021 è un anno complesso per la nostra comunità. – afferma Romano Sassatelli, presidente della Fondazione Manodori – In accordo con altre istituzioni, abbiamo quindi messo a disposizione fondi per un bando che possa contribuire ad uscire dalle criticità. Come mai prima i nuovi strumenti attivati saranno utili a sostenere i soggetti più fragili e tutte quelle realtà che faticano a ripartire o dovranno rimodulare la propria operatività”.
Nei prossimi mesi e per il 2022, la Fondazione Manodori si attiverà per essere ancora più vicina a tutti gli enti e le associazioni che fanno parte dei settori in cui interviene. Il dialogo costante con le organizzazioni del territorio che operano nel welfare, nell’educazione, nella cultura e nella salute pubblica ha favorito la messa in campo di iniziative tese a rispondere alle esigenze più immediate e a supportare quelle si profileranno.
“Saremo tutti impegnati – prosegue Sassatelli – ad essere vicino agli enti pubblici, alle scuole, ai presidi ospedalieri e sanitari, alle parrocchie e al mondo del volontariato e della cooperazione sociale, ai soggetti attivi nella gestione dei luoghi di cultura, come teatri e musei. Molti sono in difficoltà a risollevarsi dopo questa fase critica, o impegnati a loro volta a dare supporto alla comunità, e cercheremo di dare tutto il nostro aiuto”.