Nell’ambito del progetto ‘Dementia Friendly Community’ (Comunità Amica della Demenza), avviato in via sperimentale a Formigine nel 2019, continua l’opera di sensibilizzazione al tema della demenza, con l’intento di rendere il contesto locale una comunità amica e sensibile nei confronti delle persone con deficit cognitivo e dei loro famigliari.
Numerose sono infatti le iniziative realizzate nei mesi scorsi: proiezione di un film sul tema, realizzazione e presentazione di un cortometraggio (visibile al link: https://www.youtube.com/watch?v=xS48oLnn-IY), illuminazione di colore viola – colore dell’Alzheimer – del Castello di Formigine. Grazie alla preziosa collaborazione di FederFarma, mercoledì 13 ottobre ha preso il via anche un percorso formativo rivolto ai farmacisti delle farmacie di Formigine e di Maranello e guidato dal Centro Disturbi Cognitivi dell’Azienda USL di Modena, per riconoscere i segni disturbi cognitivi. Il progetto, oltre all’Ausl, vede coinvolti anche l’Unione dei Comuni del Distretto Ceramico e l’AsssDe (Associazione Sostegno Demenze).
Questo intervento ha una connotazione particolarmente strategica, sia in termini di sensibilizzazione, sia in termini di possibilità di intercettare e di aiutare le persone con deficit cognitivo.
La farmacia rappresenta infatti un luogo di cruciale importanza poiché è diffusa in modo capillare sul territorio ed è potenzialmente in grado di raccordarsi con il Medico di Medicina Generale, con cui mantiene rapporti continui.
Gli accessi periodici e frequenti presso le farmacie da parte di persone con disturbi cognitivi consentono a loro ed ai loro famigliari di creare rapporti di fiducia con i farmacisti, che possono dunque intercettare le prime avvisaglie di difficoltà e di deficit cognitivo per orientarli ai servizi sociali, sanitari e sociosanitari del territorio. Attraverso la formazione si intende dunque sensibilizzare i farmacisti a riconoscere segni e segnali di disfunzione cognitiva, fornire loro strategie comunicative da utilizzare nell’interazione con la persona con demenza, costruire con loro metodi di semplificazione delle terapie e dei percorsi, renderli sempre più abili nell’orientare i famigliari alla rete dei servizi.