Il progetto ‘Scuola diffusa’ è stato al centro di una visita di studio, avvenuta in questi giorni in città, da parte dei coordinatori del comitato scientifico del Festival dell’Innovazione scolastica di Valdobbiadene. Obiettivo era conoscere da vicino i servizi e i progetti educativi reggiani presentati a settembre in un convegno a cui ha partecipato il Ministro Patrizio Bianchi.
Ad inizio settembre a Valdobbiadene si sono infatti riuniti i rappresentanti del mondo della scuola e dell’educazione per presentare circa 50 esperienze di sperimentazione ed innovazione a livello didattico, per una scuola inclusiva capace di coinvolgere bambini e ragazzi nei percorsi di progettazione, una scuola autonoma ma non autoreferenziale aperta al mondo, costruita sulla relazione con il territorio che la ospita. Tra i progetti, selezionati tra più di 100 realtà italiane, il Comune di Reggio Emilia ha presentato “La scuola diffusa” che ha suscitato grande interesse e attenzione da parte di molti partecipanti al Festival.
Il Comitato scientifico ha quindi richiesto di poterne approfondire la conoscenza attraverso una visita alla nostra città e, in particolare, ad alcune esperienze di scuola diffusa, tra le quali l’agriturismo La Casa del Gufo, i Musei civici e il Centro internazionale Loris Malaguzzi.
Hanno partecipato alla visita a Reggio Emilia Luigi Ballerini, psicanalista, coordinatore comitato scientifico del Festival Marco Ferrari, dirigente scolastico del liceo Malpighi di Bologna, Alberto Raffaelli, dirigente scolastico Sfp Dieffe, e Mauro Monti, dirigente scolastico e vice presidente di Disal – Associazione dirigenti scolastici.
“E’ stato un grande piacere ospitare qui da noi la delegazione degli ideatori del Festival dell’innovazione scolastica per una due giorni di visite e approfondimenti sul progetto Scuola diffusa – dice l’assessore all’Educazione del Comune di Reggio Emilia Raffaella Curioni – Reggio Emilia, anche per la fascia d’età 6-14 anni, si conferma ‘punto di riferimento a livello nazionale per le ricerche innovative, le collaborazioni tra Amministrazioni locali e Istituzioni scolastiche, la qualità dei contesti formativi e di vita dei bambini e ragazzi. Confidiamo che il progetto Scuola diffusa possa diventare patrimonio ed esperienza utile per continuare a migliorare il sistema scolastico del nostro Paese. Sappiamo bene, infatti, che il futuro delle nostre comunità non può prescindere da una valorizzazione attenta e contemporanea delle comunità scolastiche e formative”
Questi temi saranno al centro del dibattito e del confronto anche della prossima edizione delle giornate dell’innovazione scolastica, che si terranno a Valdobbiadene in occasione del Festival il primo fine settimana del mese di settembre.