Due giorni di controlli della Polizia locale nella zona di viale Gramsci a Modena hanno portato ad alcune denunce e alla chiusura per 5 giorni di un esercizio commerciale per inosservanza delle norme Covid, a cui aggiungere le sanzioni per attività abusiva di bar. Complessivamente una ventina le persone sottoposte a controllo.
L’attività è iniziata nel pomeriggio di mercoledì 6 ottobre con due postazioni organizzate dagli operatori della Polizia locale con sede all’R-Nord. Sono stati realizzati accertamenti su 12 veicoli e altrettanti conducenti senza che siano emerse violazioni, mentre al parco 22 Aprile sono stati individuate due persone con precedenti, ma dalla perquisizione non è emerso nulla di irregolare.
Era irregolare, invece, l’attività dell’esercizio commerciale di viale Gramsci 231 dove, in violazione alle disposizioni per la prevenzione del contagio da Coronavirus, erano presenti in negozio ben tre persone, sedute e non impegnate in acquisti. Per questa violazione è scattata la sanzione della chiusura per cinque giorni. Non solo, gli operatori, coadiuvati da quelli del Nucleo commercio, hanno contestato anche la vendita abusiva di alcolici, sequestrando alcune bustine monodose di Gin e altre bevande, oltre all’attività di bar senza autorizzazione in quanto il locale era organizzato con sedie, bicchierini sul bancone e tavoli. Si tratta complessivamente di sanzioni per oltre 2 mila euro.
Una delle persone identificata all’interno del negozio, inoltre, è stata denunciata per inosservanza delle norme sugli stranieri.
I controlli sono continuati nella giornata di oggi, giovedì 7 ottobre, concentrandosi, sulla base di alcune segnalazioni di residenti della zona, sull’edificio privato in stato di abbandono dell’ex Granarolo, nell’area tra via Finzi e via Gerosa, dove sono state identificate tre persone, una delle quali denunciata per inosservanza delle norme sugli stranieri. Durante il sopralluogo, gli operatori della Polizia locale hanno sospettato anche l’attività di spaccio avendo individuato alcune palline termosaldate di alcuni grammi di sostanze con un aspetto del tutto simile a quello di droga confezionata in dosi, sul tipo di hashish o cocaina. In realtà, dopo gli esami chimici, è stato appurato che non si trattava di stupefacenti ma, probabilmente, del tentativo di “spacciare” come tali semplice erba o gesso.