Comune e Prefettura di Reggio Emilia in campo con azioni di prevenzione e reti di supporto per possibili vittime di raggiri. Al Gattaglio uno sportello antitruffa. Il progetto sarà replicato nei Comuni della provincia che vorranno aderire all’iniziativa.
A volte sono finti addetti del gas che intervengono per un controllo. Altre, si spacciano per personale di polizia o per amici di un parente bisognoso di denaro. Oppure sono addetti di call center che in pochi passaggi fanno capziosamente cambiare i contratti delle utenze. Le strategie messe in campo per provare a raggirare gli anziani ed estorcere loro denaro o preziosi sono molteplici e purtroppo in aumento. Che siano perpetrate porta a porta, per strada, al telefono o on line, l’incremento delle truffe ai danni degli anziani ha portato il Comune e la Prefettura di Reggio Emilia a sottoscrivere un Protocollo d’intesa per contrastare inganni e raggiri attraverso il progetto “Insieme per combattere le truffe” che prevede una serie di iniziative preventive che vogliono aumentare la consapevolezza dei cittadini rispetto alle possibili modalità dietro cui si può nascondere una truffa.
Grazie a un finanziamento di oltre 40mila euro da parte del Ministero dell’Interno, nelle prossime settimane verranno attivate una campagna di informazione e sensibilizzazione dal titolo “Non siamo nati ieri”, verrà aperto uno sportello antitruffa presso il Centro sociale Gattaglio, così come verranno creati punti informativi nei vari centri sociali della città e coinvolti i gruppi di controllo di comunità presenti sul territorio. Il tutto a integrazione di altri progetti di informazione e prevenzione già presenti sul territorio e con un’attenzione particolare anche al supporto degli anziani vittime di truffa, spesso colpiti nella loro autostima una volta che sono stati ingannati e per questo restii a denunciare l’accaduto. Il progetto sarà replicato nei Comuni della provincia che vorranno aderire all’iniziativa.
HANNO DETTO – Il progetto è stato presentato stamani nel corso di una conferenza stampa nella sede della Prefettura di Reggio Emilia.
“E’ un progetto eccellente, accattivante e chiaro sul piano comunicativo e del linguaggio, utile per sensibilizzare, prevenire e consigliare tutte le persone ma in particolar modo coloro che sono solitamente più esposti al rischio di truffa: i nostro anziani, particolarmente cari, poiché costituiscono le nostre radici”, ha detto il prefetto Iolanda Rolli.
“Reggio Emilia – ha aggiunto – è una città di dimensioni medio-grandi in cui questo tipo di campagne, con diversi strumenti, è indicato per poter raggiungere un numero ampio di persone interessate e non solo: il materiale sarà poi resi disponibile anche per Comuni della provincia, sviluppando ulteriormente la sua efficacia. Grazie dunque all’Amministrazione comunale di Reggio Emilia e ai testimonial volontari della campagna per la loro disponibilità”.
“Il Comune di Reggio – ha detto il sindaco Luca Vecchi – è da sempre molto attento e sensibile alla popolazione anziana. Questa campagna informativa si prefigge di raggiungere quante più persone possibili e di informarle ed aiutarle a riconoscere situazioni ingannevoli, sia in presenza sia online o al telefono, per evitare che vengano messe in atto delle truffe. La cronaca quotidiana ci restituisce troppe diverse occasioni di questo tipo, ed è bene non sottovalutare questo fenomeno.
“Ci fa piacere – ha aggiunto il sindaco – che la campagna si sia avvalsa di volontari come testimonial e della collaborazione dei nostri centri sociali: non mi sorprende, essi sono attori fondamentali della partecipazione e della cura nella nostra città”.
“I 30 gruppi di controllo di comunità di Reggio Emilia con la partecipazione di circa 2.000 cittadini e i 27 centri sociali, come il Gattaglio dove ha sede uno specifico sportello anti-truffa, e altri come il Buco Magico, sono impegnati con un ruolo primario nella campagna che oggi presentiamo, divenendo punti informativi e di riferimento importanti”, ha detto l’assessore alla Legalità Nicola Tria.
“E’ importante informare – ha aggiunto Tria – e questo deve avvenire in maniera la più capillare possibile. Perciò questa rete di volontariato sul territorio, preventivamente formata da Polizia locale e Servizi sociali, è uno strumento in grado di offrire una valida azione preventiva e di cura sociale dei cittadini”.
“Parliamo di una vera e propria ‘rete di protezione’ da diffondere nei diversi comuni del territorio provinciale – ha detto la vicepresidente della Provincia, Ilenia Malavasi – L’informazione e la conoscenza delle possibili modalità di raggiro costituiscono un’importante azione preventiva. Ci rivolgiamo a persone anziane, che vivono spesso sole, sono più facilmente avvicinabili e indifese: ora hanno una opportunità di tutela in più.
“D’altra parte, il volontariato diffuso – ha concluso la vicepresidente Malavasi – consente a questa iniziativa di essere realizzata e ai volontari va il nostro grazie: la loro presenza sul territorio è garanzia anche di capillarità, della possibilità di raggiungere un sempre più ampio numero di persone”.
Alla conferenza stampa, oltre a rappresentanti delle Forze dell’ordine e ad altri sindaci della provincia, erano presenti tre dei testimonial della campagna – Romano Ferretti, Maria Stefania Sanese e Rita Corradini – che hanno raccontato brevemente i motivi del loro sostegno e partecipazione alla campagna,ed il comandate della Polizia locale di Reggio Emilia, Stefano Poma, che ha illustrato alcuni dettagli della Campagna.
LE AZIONI – Campagna di informazione e di sensibilizzazione “Non siamo nati ieri” – La campagna sarà composto da una guida informativa (stampata in cinquemila copie) rivolta sia alle potenziali vittime di questo odioso reato, sia a tutti quegli operatori pubblici e privati, reti parentali o amicali che, venendo a contatto a vario titolo con persone anziane, possono assumere un ruolo nella prevenzione e nella tutela nei confronti di questa categoria di persone. Spesso, infatti, è la condizione di solitudine della persona che favorisce i truffatori: le persone anziane con pochi amici e scarse relazioni sociali, con minore prontezza di riflessi o minor conoscenza dei fenomeni di truffa possono essere ingannate con maggiore facilità. La guida cercherà di descrivere le situazioni più ricorrenti sia quelle che avvengono presso le abitazioni che quelle che iniziano in strada, suggerirà i comportamenti da tenere, e a chi rivolgersi in caso di dubbio, tentativo di truffa o di minacce. Oltre alla guida, faranno parte della campagna anche affissioni stradali, totem nei parcheggi cittadini, uno spot video in onda sulle emittenti locali, uno spot radio e un vademecum con i numeri utili da tenere accanto al telefono.
Tutti i consigli utili per aiutare i cittadini a tutelarsi dai principali tentativi di raggiro e maggiori informazioni sulle azioni progetto “Insieme per combattere le truffe” sono disponibili sul sito: comune.re.it/antitruffa
Sportello antitruffa – Lo sportello presso il centro sociale Gattaglio – gestito da volontari adeguatamente formati con la supervisione e collaborazione della Polizia locale e dei servizi sociali territoriali – ha la funzione di assicurare solidarità sociale alle vittime di truffa, aiutare nell’espletamento delle misure burocratiche, nell’affrontare danni fisici, psicologici ed economici. Quando si subisce una truffa, oltre al reale disagio fisico e al coinvolgimento emotivo derivante dall’evento, si perde il proprio senso di autostima ovvero la sensazione di vivere al sicuro in casa propria. Il disagio dell’evento può essere attenuato solo se le vittime, soprattutto soggetti deboli, anziani, vengono aiutate in una logica di intervento solidale specifico, su più campi, siano essi di tipo materiale, fisico o psicologico da parte di esperti.
Punti informativi nei centri sociali – I ventisette centri sociali del territorio, in quanto luoghi di socializzazione molto frequentati dalla popolazione anziana, divengono presidi permanenti di prevenzione “antitruffa”. Presso i centri verrà predisposto un “corner” specifico con materiale di informazione sul tema e volontari e baristi che gestiscono i centri verranno formativi sul tema in modo da attivare una rete di persone capaci di sensibilizzare e presidiare il tema anche durante le attività di incontro e di svago degli anziani. Al contempo verrà definito un calendario di incontri pubblici per favorire l’incontro e lo scambio di esperienze e di informazioni tra cittadini anziani e forze dell’ordine.
I gruppi di controllo di comunità – Il coinvolgimento dei Gruppi di controllo di comunità, nati nel 2017 dalla stipula di un protocollo d’Intesa tra Comune di Reggio, prefettura, polizia di stato, carabinieri e forte di una rete formata da 30 gruppi, 50 coordinatori e la partecipazione attiva di oltre 2000 cittadini, permetterà di ampliare il presidio del territorio e di meglio intercettare i possibili truffatori. I coordinatori dei gruppi verranno formati in merito ai reati riconducibili alle truffe per metterli nella condizione di veicolare informazioni e consigli nei rispettivi ambiti territoriali di appartenenza, attraverso messaggistica, telefonate e passaparola per raggiungere in maniera mirata gli anziani potenziali vittime di truffa.
ALCUNI CONSIGLI PRATICI – Le truffe alla porta di casa – I truffatori sono particolarmente abili ad individuare pretesti per intrufolarsi in casa. Posso fingere di essere tecnici per la manutenzione, amici di figli e nipoti o impiegati del servizio elettrico. Quindi meglio: non aprire agli sconosciuti e non farli entrare in casa, sopratutto se si è soli; prima di aprire la porta controllare dallo spioncino e se si ha di fronte una persona che non si è mai vista, aprire con la catenella attaccata; in caso di sospetto sulla persona che si ha di fronte, telefonare all’ufficio di zona dell’ente a cui dice di appartenere per fare una verifica; non mandare i bambini ad aprire se non si è certi dell’identità di chi è alla porta.
Le truffe al telefono – Quante volte hai ricevuto una telefonata che ti ha proposto di cambiare operatore, aderire a una nuova offerta o con la quale ti comunicavano di essere il fortunato estratto di un concorso a premi? Altre volte, dall’altra parte del telefono può capitarti di trovare venditori insistenti che propongono offerte dubbie, contratti incomprensibili, pratiche poco chiare. In tutti questi casi: diffidare delle comunicazioni di fortunate vincite o guadagni facili, si tratta molto spesso di truffe; se contattati per un nuovo contratto o un’offerta non fornire dati personali, bancari o i codici di utenza e farsi spedire la documentazione prima di aderire; non rivelare i codici Pod (per la luce) e Pdr (per il gas). Questi codici infatti, insieme ai tuoi dati anagrafici, bastano per far passare a un nuovo operatore. Nel dubbio, quando non si è sicuri, riagganciare è la soluzione migliore.
Le truffe via Internet – Internet offre moltissime opportunità utili e interessanti a portata di pc e smartphone, ma anche qualche rischio. Anche sul web infatti si sono moltiplicati i tentativi di truffa per rubare dati importanti, credito telefonico o addirittura denaro attraverso email e siti internet. Ecco qualche consiglio pratico su come prestare attenzione: non aprire email e soprattutto allegati che arrivano da sconosciuti; non cliccare su link che ti chiedono di verificare le tue password e i tuoi codici riservati via sms o via mail: la Banca o la Posta non ti chiederanno mai di verificare i tuoi codici tramite questo sistema; quando navighi su internet, non cliccare su link o pulsanti che ti compaiono in evidenza e che ti promettono vincite; proteggi il tuo computer con un programma antivirus sempre aggiornato.