Il sipario della seconda parte di Poesia Festival si apre domenica 19 settembre con una Festa della Poesia: alle ore 11, presso l’associazione Insieme a noi (Strada Fonte San Geminiano Ovest, Modena, di fronte al ristorante Bruciata), in collaborazione con USL, si terrà la presentazione de L’isola dei topi di Alberto Bertoni, raccolta poetica edita per Einaudi nel 2021. Roberto Alperoli condurrà il dialogo con l’autore, intervallato da letture di Diana Manea, attrice, e Enrico Trebbi, poeta. Il microfono sarà aperto a tutti coloro che vorranno leggere i propri versi.
Le sistoli e le diastoli che fanno pulsare questo libro sono il ricordo e la dimenticanza, che si alternano fin dalla prima poesia in una dialettica priva di sintesi. Ma inquietanti immagini di topi, nemici spietati o solo messaggeri di qualcosa che non si riesce ad avvertire compiutamente, si insinuano tra i versi e portano il ritmo delle poesie alla fibrillazione. L’elegante controllo delle ambivalenze si sgretola lasciando spazio a un profondo disagio, ma anche, simmetricamente, a un estremo attaccamento al mondo interiore ed esterno.
Alberto Bertoni (Modena, 1955), poeta e saggista, insegna Letteratura italiana contemporanea all’Università di Bologna. Oltre a numerosi saggi di argomento novecentesco, è autore dei volumi di poesia Lettere stagionali (1996); Tatì (1999); Il catalogo è questo. Poesie 1978-2000 (2000); Ho visto perdere Varenne (2006); Ricordi di Alzheimer (2008, 2012, 2016); Traversate (2014), e L’isola dei topi (Einaudi, 2021).
Diana Manea si diploma presso la Scuola del Piccolo Teatro di Milano. Dal 2009 lavora con il regista Claudio Longhi a numerose produzioni di ERT Emilia-Romagna Teatro. È docente di teatro presso il Corso di alta formazione del Teatro Comunale di Modena.
Enrico Trebbi, poeta modenese, ha pubblicato le raccolte di poesia L’incertezza del volo (Book Editore, 2017), La casa azzurra. Poesie in musica (1997), Un resoconto frammentario (Book Editore, 2003).
A musicare la serata saranno Andrea Candeli alla chitarra e Matteo Ferrari al flauto. La bravura e l’affiatamento dei due musicisti, risultato di una lunga collaborazione e di un’intensa attività concertistica in Italia e all’estero, permette loro di spaziare in un repertorio che va da Mozart ad Astor Piazzolla, da Ennio Morricone al folk irlandese, dall’ouverture del Barbiere di Siviglia alla Carmen di Bizet.