La Compagnia della Guardia di Finanza di Imola nell’ambito del dispositivo di contrasto al finanziamento al terrorismo ed all’indebito utilizzo del sistema finanziario a scopi di riciclaggio ha eseguito un controllo nei confronti di un agente per i servizi di pagamento, cosiddetto money transfer, rilevando la quasi completa inosservanza delle norme antiriciclaggio.
In particolare, nel corso del controllo numerose sono state le fattispecie illecite contestate nonché diverse le modalità esecutive rilevate finalizzate al frazionamento degli importi di denaro trasferiti all’estero, agli obblighi di identificazione della clientela, alla conservazione dei dati relativi alle operazioni di trasferimento del denaro ed all’obbligo delle segnalazioni di operazioni sospette alle Autorità di vigilanza.
E’ stato accertato infatti che decine di clienti, hanno trasferito all’estero somme superiori a 1.000 euro, soglia limite fissata dalla legge, mediante diversi espedienti: c’è chi ha sfruttato la presenza di diversi intermediari (quali Western Union, Moneygram, Ria, ecc.) per frazionare le operazioni di invio, aggirando così i blocchi automatici, e chi si è fatto accompagnare da amici o parenti per far figurare più mittenti. L’agente, inoltre, si è reso responsabile di ulteriori violazioni per non aver segnalato agli organi competenti queste movimentazioni irregolari e per non aver conservato oltre 100 ricevute delle operazioni effettuate.
A seguito del controllo delle Fiamme Gialle, il titolare nel negozio – un cittadino originario del Pakistan – è stato segnalato alla Ragioneria territoriale dello Stato per una sanzione pecuniaria che potrebbe sfiorare i 200.000 euro e che vede coinvolti anche 31 clienti per i quali la sanzione prevista è fino a 50.000 euro ciascuno.
L’attività svolta dalla Guardia di Finanza imolese testimonia il costante impegno del Corpo nel monitoraggio dei flussi di denaro non tracciati, volto prioritariamente alla prevenzione ed al contrasto del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo.