Nonostante non potesse smaltire presso la discarica i rifiuti speciali costituiti da materiale in vetroresina si è ugualmente presentato all’isola ecologica ma al diniego da parte dell’operatore in servizio dapprima l’ha minacciato di morte per poi passare alle vie di fatto cercando di investirlo con l’autovettura. La presenza fortuita di altro utente ha evitato il peggio avendo spinto l’operatore per evitare che finisse sotto l’auto. Operatore che comunque a seguito della caduta per evitare l’investimento ha riportato alcune contusioni giudicate guaribili n 5 giorni.
Per questi motivi i carabinieri della stazione di Correggio a cui l’addetto si è presentato formalizzando la denuncia, a conclusione delle relative indagini supportate anche da precise testimonianze, hanno identificato l’aggressore finito nei guai. Si tratta di un imprenditore agricolo 38enne reggiano che i carabinieri di Correggio hanno denunciato alla Procura con le accuse di minaccia e lesioni personali.
Secondo la ricostruzione investigativa la vittima, mentre era al lavoro presso l’isola ecologica del comune correggese, notava l’ingresso in discarica di un’autovettura condotta da un uomo intenzionato a smaltire del materiale composto da vetroresina. Considerato che tale materiale non poteva essere smaltito presso il centro di raccolta ma doveva essere conferito a ditte che si occupano dello smaltimento di rifiuti speciali, gli riferiva che non poteva confluire tali rifiuti. A tale informazione l’uomo andava in escandescenza e dopo aver minacciato l’operatore, in preda a un raptus d’ira ingranava la marcia dirigendosi a forte velocità verso l’operatore che fortunatamente veniva spinto a terra da altro utente ed evitava l’impatto con il veicolo. Quindi la denuncia con i carabinieri correggesi che avviavano le indagini risalendo, anche grazie alla targa del mezzo, all’odierno indagato che veniva denunciato.