Nell’ambito dell’attività di controllo del territorio condotta dalla Questura di Reggio Emilia e dalle Squadra Volante, nella serata di ieri, personale delle ha eseguito una ordinanza di custodia cautelare in carcere, come aggravio della misura già in atto degli arresti domiciliari, a carico di C.C., di nazionalità romena, classe ’88.
I fatti risalgono al 2020 quando l’ex convivente dell’uomo, pure lei romena 33enne aveva dichiarato di essere stata fatta oggetto dell’ennesimo atto persecutorio ad opera di C.C.. Da qui la richiesta e adozione di ammonimento del Questore di Reggio Emilia. Ciononostante, la condotta vessatoria è continuata, portando la vittima a sporgere formale denuncia da cui ne è scaturita la misura cautelare degli arresti domiciliari.
Unico motivo per cui C.C. avrebbe potuto allontanarsi dal domicilio era per svolgere la sua attività lavorativa. Nel corso dei periodici controlli condotti dal personale della Squadra Volanti, tuttavia, l’uomo non si faceva trovare presso la sua abitazione.
Da qui la chiara trasgressione alle prescrizioni degli arresti domiciliari concernenti il divieto di allontanarsi dall’abitazione e la sostituzione della misura cautelare degli arresti domiciliari con quella della custodia in carcere a cui ieri è stata data esecuzione.
Lo stesso è stato così condotto presso la locale Casa Circondariale.