In scena dal 31 agosto al 3 settembre Memorie di mani. primo studio, regia di Paolo Billi, con una compagnia formata da minori e giovani adulti ristretti presso l’IPM di Bologna: Larry, Manuel, Andrea, Andrea, Mehdi, Adam, Cristian, Damian, Marouane, Kevin e David, Ossama, Francesco, Mohammed, Mansour e con la partecipazione di Bianca Porrazzini.
Lo spettacolo conclude la trilogia di Paolo Billi, prodotta dal Teatro del Pratello, con protagonisti i minori in carico ai Servizi della Giustizia Minorile; dopo EREDI ERETICI, LE ORME DEI FIGLI, il conclusivo MEMORIE DI MANI. primo studio. pone sempre al centro il rapporto tra figli e padri con protagonista la mano: i suoi saperi, i suoi poteri, le capacità evocative.
Il testo è stato scritto a quattro mani; la versione finale della drammaturgia è stata riscritta in alcune sue parti da R. Sulemani, che Paolo Billi aveva conosciuto 10 anni fa all’IPM di Bologna, dove aveva partecipato come attore allo spettacolo “Bagatelle” da L. Sterne. Qualche anno fa, i due si sono rincontrati in un carcere adulti e, nel 2021, si sono scambiati un epistolario, in cui si è sviluppata la riscrittura del testo dello spettacolo, rielaborando diversi spunti letterari ( da Svevo a Pirandello) nella composizione del terzo atto.
MEMORIE DI MANI è un divertissement, scandito in cinque momenti: attonito/macabro/ironico/tragico/soave. Tutto prende avvio dalla fiaba dei Grimm, in cui un padre, per salvarsi dal demonio, taglia le mani alla figlia, che accetta e poi se ne fugge. Protagonista é il fratello della fanciulla dalle mani mozzate, che inizia uno particolare viaggio nell’antico vizio dell’uomo di amputare le mani e delle conseguenti simbologie, come il “dare la mano”. Nella ricerca della sorella, s’imbatte in una strana compagnia di spettacolo d’arte varia, che propone intrattenimenti su un palco a forma di vecchio ring, in cui vorticano, in un turbinio, le mani tagliate tratte dal Basile, da Maupassant, da Nerval. Sul ring si sussegue un certame tra due squadre contrapposte di guitti e pulcinella; poi si scatena un incontro della nobile arte del tirar pugni tra un vanesio artista e un corvo intellettuale, proponendo antitetici elogi della mano; per terminare infine nella preparazione collettiva di una serata di boxe, in cui sgorgano, nella solitudine, tante memorie di mani di figli e di padri. Nell’epilogo il protagonista ritrova la sorella e, come in tutte le fiabe di mani mozze, la giovane avrà d’incanto nuovamente le mani.
La scenografia è di Irene Ferrari, realizzata in un laboratorio con i ragazzi dell’Area Penale Esterna: Carmine, Dario, Demis, Federico, Gianmarco, Harley, Mario, Mouad, Sam, con l’aiuto di Viviana Venga.
La consulenza boxe è di Cristina Angioni, della ASD Sempre Avanti.
MEMORIE DI MANI. primo studio. in scena all’IPM, sarà seguito dalla versione definitiva dello spettacolo nel mese di gennaio 2022 al Teatro Arena del Sole, con una compagnia di ragazzi dell’Area Penale Esterna.
MEMORIE DI MANI. primo studio. è una produzione del Teatro del Pratello coop. che s’inserisce nel progetto STANZE DI TEATRO CARCERE del Coordinamento Teatro Carcere Emilia-Romagna, che vede per il triennio 2019-2021 sei registi impegnati in sette carceri della regione – Forlì, Ferrara, Modena, Castelfranco Emilia, Ravenna, Parma, Bologna – e presso i Servizi di Giustizia Minorile, sul tema comune PADRI E FIGLI.
Lo spettacolo fa parte di Bologna Estate 2021, il cartellone di attività promosso e coordinato dal Comune di Bologna e dalla Città Metropolitana di Bologna – Destinazione Turistica- con il sostegno del Centro Giustizia Minorile Emilia Romagna e Marche e della Regione Emilia Romagna e il contributi della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna e della Fondazione Carisbo.
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L’ingresso è subordinato al permesso dell’Autorità Giudiziaria competente.
Per info e prenotazioni teatrodelpratello@gmail.com – Ingresso unico 12 euro
ATTENZIONE in conformità alle attuali disposizioni, per accedere allo spettacolo è necessario esibire il Green Pass