Arrestato lo scorso mese di giugno per reati correlati all’attività di spaccio di sostanze stupefacenti ed ammesso a beneficiare dei domiciliari presso la sua abitazione, è finito in carcere per mano dei Carabinieri della stazione di Castelnovo Sotto che hanno dato esecuzione al provvedimento di aggravamento della misura dei domiciliari, sostituita con la custodia cautelare in carcere, disposta dal GIP del Tribunale di Reggio Emilia in accoglimento della richiesta della Procura reggiana concorde con gli esiti investigativi degli stessi carabinieri novellaresi.
I militari hanno infatti accertato, a carico del 33enne marocchino, violazioni agli obblighi della misura in atto, con particolare riguardo alle prescrizioni del divieto di comunicare con persone estranee al suo nucleo familiare convivente, avendo gli stessi carabinieri accertato nel corso dei controlli incontri con estranei alla famiglia. In particolare, il 14 agosto scorso, indebitamente presente all’interno dell’abitazione dell’imputato è stata trovata una donna, risultata anch’essa denunciata per violazioni della disciplina sugli stupefacenti, circostanza allarmante alla luce del fatto che l’uomo si trovava ai domiciliari proprio per tali reati. Tale circostanze, segnalate dai carabinieri di Castelnovo Sotto alla locale Procura, hanno visto l’emissione dell’aggravamento della misura nei confronti dell’uomo che è stato quindi condotto in carcere.