Ritorna al lavoro la prima squadra maschile della Pallacanestro Scandiano, chiamata da domani (giovedì 19/8) a tornare a sudare in vista del prossimo campionato di C Silver. Con coach Alberto Baroni l’occasione propizia per fare una chiacchierata a 360° su passato, presente e futuro.

 

Cosa rimane dello scorso anno, un anno “strano”, in vista di un campionato che dovrebbe finalmente essere “normale”?

“Quello 2020/21 è stato un torneo “mini” che però ci ha lasciato spunti importanti: ce la possiamo giocare con tutte le rivali a patto di dover essere mentalmente continui, seguire il piano partita e lavorare duro in allenamento. Anche quest’anno la regular season non sarà lunga, dovremo esser bravi a trasformare in fretta le energie negative in positive in caso di sconfitta”.

 

Cosa ci dici dei nuovi arrivati?

“Zamparelli è un regista giovane ma già di esperienza, che ci può dare intensità in entrambe le metà campo, capace di trovare il canestro ma anche di coinvolgere i compagni; da Galvan e Caiti completano un reparto esterni che può contare anche su Astolfi e Fontanili: da loro mi aspetto produzione offensiva e che sappiano punire le difese avversarie sugli scarichi del playmaker. Levinskis, infine, è un giocatore di categoria superiore e sa fare tante cose in modo positivo: dobbiamo coinvolgerlo in attacco, puntiamo a farli fare la miglior media realizzativa della carriera”.

 

Siete a posto così o il mercato è ancora aperto?

“Per ora partiamo con questo roster, valutando eventualmente se qualcosa dovesse muoversi nel ruolo di 4/5. Aspettiamo le valutazioni di Vanni a gennaio, dopo sua valutazione circa la situazione professionale e famigliare”.

 

Il girone: come valuti le rivali? Quali obiettivi pensi che possa perseguire la Pallacanestro Scandiano?

“E’ ancora presto per stilare un ranking ma mi attendo tre derby tosti e alcune rivali di alto rango, come Anzola e Quattro Torri Ferrara. Obiettivi? Stabilizzarci in categoria, sia dal punto di vista della classifica che a livello mentale, anno dopo anno: quindi direi una salvezza non raggiunta all’ultima giornata, con qualche errore in meno a livello di ingenuità, per portare a casa quei 2/4 punti che lo scorso anno ci avrebbero permesso di tagliare prima il traguardo e lottare forse fino all’ultimo per i playoff”.