Un primo via libera ufficiale per affrontare la questione della nuova fermata a Parma dei treni ad Alta Velocità, i super veloci che da 10 anni hanno cambiato il modo di viaggiare in Italia.
Lo studio per trovare la migliore soluzione possibile per l’inserimento di Parma nei servizi ferroviari Alta Velocità/Alta Capacità, attraverso la realizzazione di una stazione dedicata nella zona Fiere a ovest della città o altre soluzioni infrastrutturali o di servizio, è proprio l’obiettivo dell’intesa sottoscritta oggi a Roma al Ministero delle Infrastrutture e mobilità sostenibili.
Firmatari il ministro Enrico Giovannini, l’assessore regionale alle Infrastrutture e trasporti, Andrea Corsini, il sindaco di Parma Federico Pizzarotti e l’amministratrice delegata e direttrice generale di Rete ferroviaria italiana (Rfi) Vera Fiorani.Il protocollo analizzerà le diverse opzioni realizzabili a breve e medio termine. In sostanza, sarà effettuato uno studio per garantire alla città maggiore accessibilità all’Alta Velocità, sia valutando la fattibilità della nuova fermata in zona Fiere, sia attraverso l’analisi di un maggiore utilizzo dell’interconnessione e un migliore collegamento con la fermata Mediopadana di Reggio Emilia.
“Migliorare il collegamento della città di Parma e del suo territorio all’Alta velocità/Alta capacità ferroviaria rientra nella strategia di questo Ministero che punta a collegare le città alle grandi direttrici dei trasporti-, ha dichiarato il ministro delle Infrastrutture e delle Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini -. La soluzione che prevede l’istituzione del tavolo avvia un percorso di approfondimento necessario, un modo serio per affrontare la questione. Sono certo che il Tavolo, che svolgerà analisi approfondite sul territorio, valuterà tutti gli aspetti utili per adottare la soluzione più efficace ed efficiente per Parma e l’intera regione Emilia-Romagna”.
“La città di Parma- affermano il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e l’assessore Corsini– ha necessità di un’efficace connessione al sistema dei servizi Alta Velocità, sia per le dimensioni del territorio, sia per il solido tessuto produttivo, turistico e culturale che qui esiste. E stiamo lavorando per individuare la migliore soluzione per il suo inserimento nella rete dei servizi Alta Velocità e Alta Capacità. Quello di oggi è quindi il primo passo di un percorso importante. Con questo studio avremo in mano uno strumento completo di valutazione che dovrà mettere in asse le esigenze della comunità che lavora e vive nel parmense con la vivibilità e la sostenibilità economica-ambientale degli interventi possibili. Obiettivo della Regione è quello di aumentare l’accessibilità del territorio, agendo su innovazione, potenziamento e riorganizzazione del trasporto ferroviario. In questo modo- chiudono presidente e assessor e- possiamo raggiungere un sostanziale recupero di competitività del mezzo pubblico e del trasporto collettivo rispetto alla mobilità dei cittadini e dei lavoratori tra i poli regionali, e tra Emilia-Romagna e il resto d’Italia, garantendo i parametri di uno sviluppo sostenibile”.
Il potenziamento della linea ferroviaria Castel Bolognese-Ravenna
Nel corso dell’incontro è stato siglato anche il protocollo d’intesa tra Ministero, Regione e Rfi per il potenziamento della linea ferroviaria Castel Bolognese-Ravenna.
Gli interventi saranno centrati sulla progressiva soppressione dei passaggi a livello, introducendo opere sostitutive (come sottovia o cavalcavia) per migliorare puntualità e regolarità delle corse. Saranno realizzati anche interventi infrastrutturali e tecnologici come, ad esempio, i sottopassi per i viaggiatori per migliorare l’accessibilità al servizio, l’abbattimento di barriere architettoniche, l’adeguamento tecnologico secondo i più moderni standard Rfi, la velocizzazione della linea e il ripristino del quinto binario alla stazione di Castel Bolognese per consentire l’interscambio tra i servizi per Ravenna e quelli per Rimini.Inoltre, Rete ferroviaria italiana, in accordo con gli enti territoriali, individuerà le opere sostitutive ai passaggi a livello tali da garantire il transito veicolare e ciclopedonale.
“L’obiettivo- sottolineano Bonaccini e Corsini– è un sempre maggiore rafforzamento e adeguamento dei servizi ferroviari verso la Romagna. Le linee d’azione previste dall’accordo sono finanziabili tramite gli aggiornamenti del contratto di programma tra Ministero e Rfi e da realizzare nel breve-medio periodo”.