Anche quest’anno torna, come ogni estate, l’obbligo di effettuare trattamenti straordinari preventivi contro le zanzare nelle aree verdi dove si svolgono eventi serali aperti al pubblico. Lo stabilisce l’ordinanza emessa dal Comune di Modena per ridurre la popolazione delle zanzare comuni e prevenire il rischio di infezioni trasmesse dalla loro puntura, in particolare il virus West Nile. L’obbligo rimane in vigore fino al 31 ottobre.
E prosegue, nel frattempo, la campagna contro il proliferare della zanzara tigre: il Comune esegue interventi nelle aree pubbliche del territorio ma, per riuscire a contenere il fenomeno delle infestazioni, è necessaria la collaborazione dei cittadini sia nell’eseguire i trattamenti che nel mettere in pratica alcune semplici norme di comportamento. Ma quanto ne sappiamo di lotta alle zanzare? Per scoprirlo è sufficiente partecipare al quiz on line, pubblicato sul sito del Comune di Modena, nella pagina dell’Ambiente (www.comune.modena.it/servizi/ambiente). Chiunque partecipi avrà in premio una confezione gratuita di prodotto larvicida che potrà ritirare in via Santi 40, il 26 agosto (dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18).
L’obbligo di effettuare trattamenti di disinfestazione preventivi in caso di manifestazioni pubbliche serali è a carico sia dell’Amministrazione, per quanto riguarda le aree verdi pubbliche, sia dei privati che organizzano eventi serali aperti al pubblico in aree verdi. I trattamenti devono essere realizzati secondo le modalità indicate dalle linee guida della Regione Emilia-Romagna. Vanno effettuati nelle ore notturne con prodotti insetticidi scelti tra quelli a minor tossicità e bassa persistenza nell’ambiente, e devono essere annunciati con cartelli informativi almeno 24 ore prima e per la settimana successiva; in caso di più manifestazioni pubbliche nella stessa area, la periodicità dei trattamenti deve essere settimanale. È prevista una sanzione per chi non ottempera all’obbligo.
Si raccomanda di adottare sempre anche precauzioni personali per evitare il più possibile le punture delle zanzare: nel dettaglio, per ridurre la presenza degli insetti negli ambienti chiusi occorre utilizzare zanzariere alle finestre, fornetti elettrici o vaporizzatori adatti all’uso domestico e repellenti a uso topico, indossare indumenti di colore chiaro che coprano il più possibile, evitare profumi, creme e dopobarba che possano attrarre gli insetti.
Il virus West Nile si trasmette tramite la puntura della zanzara comune, quella “crepuscolare” (Culex pipiens), che colpisce principalmente gli uccelli e può infettare gli equini e le persone come ospiti terminali. Significa che da cavalli e persone l’infezione non si propaga ulteriormente. Normalmente il sistema immunitario è in grado di proteggere le persone dal virus che spesso risulta, quindi, asintomatico. Quando però i sintomi si presentino, si tratta di febbre, mal di testa, vomito e tremori. Per informazioni si può consultare il sito dell’Azienda Usl (www.ausl.mo.it).
Sempre fino al 31 ottobre prosegue anche la campagna contro il proliferare della zanzara tigre. Anche in questo caso il Comune esegue interventi nelle aree pubbliche del territorio ma ai cittadini è richiesto di adottare alcune semplici precauzioni: eliminare tutti i luoghi dove la zanzara possa deporre le uova eliminando i sottovasi o riempiendoli di sabbia, mantenere i contenitori che possono raccogliere acqua piovana con l’apertura verso il basso; usare coperchi o zanzariere ben tese per coprire le cisterne o altri contenitori d’acqua necessari per l’irrigazione. È necessario inoltre usare con regolarità i prodotti larvicidi (pastiglie, gocce) nei tombini, nelle griglie di scarico, nei pozzetti di raccolta delle acque piovane e in tutti i luoghi dove non sia possibile eliminare le raccolte d’acqua. Ogni volta che piove occorre ripetere i trattamenti e svuotare qualsiasi recipiente perché può diventare incubatore per le uova e quindi favorire lo sviluppo delle larve.
Ogni aspetto della Campagna di sorveglianza e lotta contro le zanzare è definito in accordo con le linee guida della Regione Emilia-Romagna. Il monitoraggio si svolge con la collaborazione delle guardie ecologiche volontarie.