Il questore di Reggio Emilia ha emanato 6 Daspo urbano nei confronti dl altrettanti giovani, responsabili dl un episodio che ha destato un serio allarme per l’ordine pubblico. I fatti che hanno dato origine ai provvedimenti sono riconducibili alla violenta rissa scoppiata nella notte del 4 luglio scorso nel parcheggio di un locale pubblico di Lido Po a Boretto.
Secondo gli accertamenti compiuti da personale dell’Arma dei carabinieri intervenuti sul posto, una ventina di persone, divise in due opposte fazioni, si erano affrontate per futili motivi. La discussione molto animata sin da subito, si era rapidamente trasformata in reciproci scambi di spintoni. I carabinieri, benché nettamente inferiori di numero, erano intervenuti per calmare gli animi, frapponendosi tra le parti. Peraltro, constatato che tra le persone coinvolte vi era anche una donna in stato dl gravidanza, gli stessi decidevano di procedere con tutte le cautele del caso. I litigiosi, accortisi dell’intervento dei carabinieri, piuttosto che obbedire agli inviti a disperdersi, si rivolgevano ai militari prima con minacce e poi con spinte e calci. In questo frangente il personale dell’arma interveniva con decisione allontanando i facinorosi e ponendosi all’inseguimento dei due soggetti più esagitati che si erano peraltro resi responsabili dell’aggressione. Raggiunti venivano tratti in arresto per i reati di violenza, resistenza a pubblico ufficiale e lesioni personali. L’esito delle indagini portava poi al deferimento di altre 4 persone per il reato dl rissa aggravata.
Il provvedimento Daspo urbano prevede per 2 dei destinatari, ovvero le persone tratte in arresto, il divieto dl ingresso e stazionamento nei pressi degli esercizi pubblici e dei locali di pubblico trattenimento per l’intero territorio provinciale. Al fine di consentire ai giovani interessati di poter attendere alle normali esigenze di vita, l’atto è stato contenuto in un arco temporale che va dalle ore 19:00 alle ore 06:00 del mattino successivo, per tutti i giorni della settimana. Quindi i sottoposti al Daspo urbano in argomento potranno per esempio, passeggiare, andare al lavoro o fare compere nei comuni interessati.
Gli altri 4 provvedimenti prevedono il medesimo divieto, relativamente però al solo territorio del comune di Boretto, per periodi che vanno dagli 8 al 12 mesi.
Per effetto delle prescrizioni, previste nella nuova formulazione dall’art. 13 bis della legge nr, 14 del 2017, gli stessi non potranno accedere a bar o ad altri esercizi pubblici di somministrazione e neanche prendere posto nelle distese estive degli stessi o comunque stazionare nei pressi dei locali negli orari sopra citati.
La violazione ai divieti imposti determina, comunque, la reclusione per un periodo che va dai sei mesi ai due anni e la multa da un minimo di 8.000 ad un massimo dl 20.000 euro. Come evidente, la ragione del provvedimento risiede in una logica puramente preventiva volta ad evitare quei reati, in special modo contro la persona, quali le risse, la cui commissione può essere favorita nei momenti della cosiddetta movida.