Ecco la decisione per superare il passaggio a livello, nella consultazione l’opera è stata preferita dal 68,4 % dei cittadini. Muzzarelli: “Ma altri interventi contestuali nell’area”

È il sottopasso stradale la soluzione scelta per superare il passaggio a livello di via Panni della linea ferroviaria Modena-Sassuolo. Lo ha deciso il Comune di Modena, comunicandolo alla Regione e a Fer per la definizione del progetto esecutivo dell’opera, dopo il percorso di confronto con i cittadini che si è sviluppato nei mesi scorsi in assemblee pubbliche e con la consultazione on line “Che ne pensi” nella quale il 74 per cento dei partecipanti ha affermato di ritenere utile un’infrastruttura per superare il passaggio a livello, mentre più di due su tre (il 68,4 per cento) hanno scelto il sottopassaggio stradale rispetto al ponte ferroviario.

“Questa decisione – spiega il sindaco Gian Carlo Muzzarelli – rappresenta solo un elemento della strategia complessiva da sviluppare nelle prossime settimane per far sì che contestualmente si possa poi intervenire anche sul collegamento tra via Panni e via Giardini, sulle misure per garantire una riduzione della velocità nell’attraversamento di via Panni, sulla progettazione del sottopasso di via Morane, sul passaggio che interessa l’area parrocchiale e, naturalmente, sul progetti che riguardano il parco e la stazione piccola”. A questi temi verrà dedicata un’altra assemblea di Quartiere dopo l’estate, così da poter presentare gli ulteriori approfondimenti tecnici realizzati sulla base delle indicazioni emerse nell’incontro che si è svolto nei giorni scorsi.

Su via Giardini, all’altezza di via dello Zodiaco, si prevede la realizzazione di una rotatoria che consenta di riorganizzare i flussi di traffico anche verso via Panni, attraverso un percorso che solo in parte utilizzi strade già esistenti. L’intervento sarà realizzato in occasione dell’attivazione da parte dei privati di un comparto residenziale nella zona, mentre è confermato che non si darà corso alle espansioni inizialmente previste nell’area dal Piano regolatore vigente con carichi urbanistici sulla base dei quali in passato erano state sviluppate altre ipotesi relative alla viabilità oggi ormai superate.

L’esigenza di eliminare il passaggio a livello nasce dalla prossima introduzione del Sistema di Controllo Marcia Treno che aumenterà la sicurezza della circolazione ferroviaria ma determinerà anche un allungamento dei tempi di chiusura dei passaggi a livello, già oggi causa di diverse criticità nella circolazione in quel quadrante della città. Nell’area di via Panni, inoltre, si prevede di inserire un’altra fermata del treno.

Il percorso di consultazione ha riguardato anche il progetto di riqualificazione, valorizzazione e rigenerazione della Stazione piccola dove al posto delle aree e dei fabbricati della rete ferroviaria ormai dismessi, troveranno spazio residenze, la sede della Fondazione Its Maker (la convenzione con la Regione è in corso di definizione) e il rilancio degli spazi dell’ex circolo Sefta, mentre una vasta area sarà dedicata all’ampliamento del Parco della Resistenza. Oltre tre cittadini su quattro (77,6 per cento), tra coloro che hanno consultato l’immagine di progetto inserita nella consultazione del “Che ne pensi”, si sono dichiarati favorevoli alla proposta di riqualificazione.

 

OLTRE 1.000 I PARTECIPANTI AL “CHE NE PENSI”

Sono stati complessivamente 1.060 i cittadini che hanno partecipato alla consultazione digitale sul superamento del passaggio a livello di via Panni consultando il questionario sul sito del Comune nella sezione “Che ne pensi”, uno degli strumenti dell’ente per informare e raccogliere le opinioni dei cittadini e stimolarne il coinvolgimento e la partecipazione.

Sono stati oltre 700 quelli che hanno compilato il questionario esprimendo il proprio parere sulla base dell’esperienza diretta: il 95 per cento di questi, infatti, percorre il tratto stradale interessato almeno una volta al mese soprattutto in auto; quatto su dieci (40,4 per cento) ben più spesso, oltre dieci volte alla settimana. E il 60 per cento risponde che lo trova molto trafficato, con tempi di attesa che per quasi la metà delle persone che hanno risposto sono tra i 5 e i 10 minuti.

Tre su quattro dei cittadini che hanno risposto al questionario (il 74 per cento, circa 500 persone) hanno affermato di ritenere utile un’infrastruttura per superare il passaggio a livello e la grande maggioranza di loro (il 68,4 per cento) ha scelto il sottopassaggio stradale rispetto al ponte ferroviario.

Le percentuali delle risposte sono esattamente uguali tra maschi e femmine e non cambiano in modo significativo nemmeno tra le diverse fasce di età dei cittadini: il sottopasso supera il 70 per cento tra i più giovani e nella fascia 45-64 anni e solo tra gli over 65 si ferma al 59,3.

Anche la residenza non determina opinioni diverse in maniera significativa. I più vicini al passaggio a livello (entro i 500 metri) scelgono il sottopasso al 62,4 per cento; tra i 500 metri e il chilometro la percentuale sale al 67,7 e oltre il chilometro raggiunge il 72,5, mentre tra chi abita fuori dal territorio comunale “scende” al 57,1 per cento.