Un impegno forte per diffondere la cultura del rispetto e contrastare qualunque atto di discriminazione o violenza contro le persone omosessuali e transessuali, con particolare attenzione al mondo del web. E l’avvio di una ricerca sul territorio con tre obiettivi: la creazione di una di banca dati sulle diverse forme di ostilità contro le persone Lgbt, la mappatura dei servizi locali e la raccolta di buone pratiche.
Si è svolto oggi a Bologna il primo incontro dell’Osservatorio regionale sulle discriminazioni e le violenze determinate dall’orientamento sessuale o dall’identità di genere. Istituito per iniziativa dell’assessorato regionale alle Pari opportunità, con delibera di giunta del maggio scorso, l’Osservatorio è frutto di un percorso partecipato scandito da numerosi incontri associazioni del mondo Lgbtq+.
Insieme all’assessora alle Pari opportunità, Barbara Lori, e ai Servizi regionali di riferimento hanno partecipato alla riunione una trentina di persone tra rappresentanti di associazioni del mondo Lgbtq+, dei Comuni, dei Servizi socio-sanitari sul territorio.
“Oggi è una giornata importante, perché rappresenta un passaggio decisivo per la diffusione della cultura della tolleranza e del rispetto- commenta l’assessora regionale alle Pari Opportunità, Barbara Lori-. Questo nell’ottica dell’affermazione dei diritti delle persone omosessuali e transessuali, ma anche per sensibilizzare al valore della differenza, dell’integrazione e del rispetto così come è previsto nelle Legge Regionale 15/2019”.
All’incontro anche Luca Trappolin, professore aggregato e ricercatore confermato in Sociologia generale del dipartimento di Filosofia, sociologia, pedagogia e psicologia applicata dell’Università di Padova, cui è stato conferito l’incarico di coordinare un’indagine specifica sulle discriminazioni e violenze determinate da orientamento sessuale e identità di genere.
La ricerca che verrà condotta sul territorio emiliano-romagnolo permetterà di costruire la prima banca dati esistente in Italia sulle diverse forme di ostilità contro le persone Lgbt; mappare i servizi locali e la loro capacità di intercettare l’ostilità anti-Lgbt; raccogliere le buone pratiche. Il tutto con l’obiettivo di rafforzare le strategie di contrasto all’omotransfobia.
L’Osservatorio è previsto dalla Legge regionale contro le discriminazioni e le violenze determinate dall’orientamento sessuale e dall’identità di genere. Approvata dopo una seduta record da quasi 40 ore, la legge 15/20019, mette nero su bianco, in dodici articoli, il diritto di ogni persona alla piena autodeterminazione rispetto a orientamento sessuale e identità di genere, oltre a sancire l’impegno della Regione al monitoraggio e al contrasto di ogni forma di violenza.