“Parte della squadra che lavora per le sicurezze, per rendere più sicura, bella e vivibile la città”. Così il sindaco Gian Carlo Muzzarelli ha definito gli 89 gruppi di Controllo di Vicinato attivi sul territorio comunale, che coinvolgono complessivamente oltre 2.500 cittadini.
Il lungo periodo di emergenza sanitaria, con conseguente isolamento sociale, non ha fermato infatti il progetto di sicurezza partecipata promosso dal Comune di Modena. Anzi, il Controllo di Vicinato ha rimodulato l’attività in base alle nuove esigenze e affinato l’opera di formazione a distanza come richiesto dai referenti; è stato dotato di nuovi strumenti come la mappa georeferenziata del Cdv e coinvolto attivamente nel progetto contro le truffe “La prevenzione rende sicuri”.
In queste settimane sono ripresi poi gli incontri in presenza per presentare il progetto alla cittadinanza e venerdì 16 luglio si è rinnovato l’appuntamento del sindaco Muzzarelli con i referenti dei gruppi per illustrare gli aggiornamenti del Piano delle sicurezze. All’incontro che si è svolto nella sala Rabitti del Comando di via Galilei, ma anche in videoconferenza per permettere la più ampia partecipazione nel rispetto delle disposizioni anti Covid, ha partecipato la prefetta Alessandra Camporota che si è messa “all’ascolto dei cittadini – come lei stessa ha sottolineato – per servire al meglio la città” in cui conta di restare a lungo. Presente anche la direttrice generale del Comune Valeria Meloncelli, che ha conosciuto i referenti e promosso il progetto del CdV quando era comandante dello stesso corpo.
Per i referenti del Controllo di Vicinato è stata anche l’occasione per conoscere il nuovo comandante della Polizia locale, nonché dirigente del Settore Polizia locale, Sicurezza urbana e Protezione civile, Roberto Riva Cambrino che ha illustrato nei dettagli il Piano delle sicurezze.
Il sindaco ha innanzittutto ringraziato, anche a nome della comunità modenese, i cittadini attivamente impegnati nel Controllo di Vicinato, che come gli oltre 320 Volontari della sicurezza che gestiscono anche i due punti Città sociale e sicura, fanno parte del Piano delle sicurezze.
Dal potenziamento dell’organico di Polizia locale al presidio e controllo del territorio anche attraverso la collaborazione interforze, dal rafforzamento dell’attività di contrasto allo spaccio, pure grazie all’Unità cinofila, agli interventi integrati per la prevenzione della devianza giovanile anche attraverso il progetto di educativa di strada, dall’ammodernamento e ampliamento del sistema di videosorveglianza cittadina agli interventi di riqualificazione, rigenerazione urbana e accompagnamento sociale fino all’azione di prevenzione dei reati, di sostegno alle vittime, alla promozione della sicurezza stradale, della legalità e dei progetti di sicurezza partecipata, come il CdV.
“Sono queste le linee strategiche dell’attività che l’amministrazione comunale mette in campo, di concerto con le Forze dell’ordine, in materia di sicurezze – ha affermato il sindaco Muzzarelli -. Temi e indirizzi sviluppati poi nell’ambito del Patto per Modena, e ringrazio la prefetta di essere qui insie a noi anche oggi, e nel nostro Piano delle Sicurezze che periodicamente aggiorniamo per rispondere alle nuove sfide per una città più vivibile, sicura, coesa e inclusiva, una città che guarda con fiducia al futuro e lavora per la ripartenza”.
NEL 2021 AUMENTANO CONTROLLI E ARRESTI
L’attività svolta dalla Polizia locale di Modena nei primi sei mesi dell’anno e i progetti dell’amministrazione comunale in materia di sicurezza e vivibilità della città sono stati al centro dell’incontro tra il sindaco Gian Carlo Muzzarelli, la prefetta Alessandra Camporota, la direttrice Valeria Meloncelli, il comandante Roberto Riva Cambrino e i referenti dei gruppi di Controllo di Vicinato cittadini, prima di lasciare spazio agli interventi dei cittadini presenti o collegati on line.
Se nel 2020, in piena emergenza sanitaria, l’attività della Polizia locale di Modena è stata fortemente caratterizzata dai controlli per il rispetto delle disposizioni anti-Covid, la ripartenza ha rimesso al centro anche i temi della microcriminalità e della sicurezza stradale che ha visto la ripresa delle campagne mirate condotte per sensibilizzare gli utenti della strada e il potenziamento dei controlli stradali, anche con azioni ad hoc nei confronti di autotrasporto e guidatori professionali. Complessivamente 1.300 i veicoli controllati e altri 20.000 attraverso strumentazioni portatili. Nelle scuole è ripartita anche tutta l’attività di educazione stradale, oltre che quella di educazione alla legalità che gli agenti conducono in classe e sul territorio.
In particolare, nel primo semestre del 2021 gli agenti della Polizia locale sono stati nuovamente impegnati su tutti i versanti della sicurezza e si è intensificata la collaborazione interforze. Da gennaio a giugno 2021 sono stati 342 i controlli congiunti (contro i 329 dell’intero 2020) e 20 gli arresti congiunti (nel 2020 furono in tutto 18); inoltre sono partiti due percorsi di formazione congiunta sulla prevenzione delle truffe agli anziani e sull’approccio alle aggregazioni giovanili.
L’Unità cinofila, costituita nel 2020, è entrata a pieno regime e infatti, con l’aiuto del cane Pit e in collaborazione con le Forze dell’ordine, oltre all’arresto dei 18 spacciatori, sono stati sequestrati quasi 5 chilogrammi di hashish oltre a diversi etti di marijuana, cocaina ed eroina. Oltre 2mila i controlli effettuati nei parchi, 187 in strutture abbandonate, 680 in aree sensibili e 1.400 tra parco Novi Sad, viale Gramsci, via Crispi e RNord. Altri 468 controlli hanno riguardato il contrasto del fenomeno della prostituzione con attenzione alla zona della Stazione ferroviaria e 424 l’accattonaggio molesto. Mille invece i controlli in pubblici esercizi e altri 961 nei negozi. Sono state 400 le denunce raccolte dalla Polizia giudiziaria di cui 116 all’ufficio denunce del centro e oltre 300 i controlli effettuati a vario titolo dal Nucleo Antievasione.
Potenziati, inoltre, gli interventi integrati di prevenzione della devianza giovanile anche attraverso il progetto di educativa di strada che vede insieme educatori e operatori di Polizia locale, le centinaia di servizi specifici nelle zone di piazza Roma, via Farini, via Taglio, ma anche del Novi Sad e nel fine settimana nelle zone delle piazze Mazzini, Matteotti e Pomposa fino ai servizi in abiti civili per prevenire risse e consumo di alcol da parte dei minori e a quelli antibullismo nella zona della Stazione delle corriere. Complessivamente 200 i minori controllati e identificati, 32 quelli sanzionati e per altri 31 sono partite attività di polizia giudiziaria.
Inoltre, anche grazie al cofinanziamento della Regione, il Comando di via Galilei ha realizzato nuovi progetti di innovazione avviando tra l’altro la sperimentazione di sportelli virtuali d’accesso e implementato ulteriormente strumenti digitali e attrezzature tecnologiche. Per quanto riguarda la videosorveglianza cittadina sono 303 le telecamere integrate nel sistema e 23 quelle di lettura targhe inserite nel Sistema di Controllo Nazionale Targhe e Transiti (l’inserimento di altri 6 varchi è in fase di verifica). A queste si aggiungono 8 telecamere in registrazione locale, 5 sull’Ufficio mobile della PL, 22 presso il Comando e altre 20 allo Stadio.
Entro la fine dell’estate saranno integrate nel sistema anche 30 telecamere installate in zona Sud e S. Anna con un intervento cofinanziato dal Ministero dell’Interno. È invece prevista per l’anno prossimo, terminati i lavori stradali, la conclusione dell’installazione di altri 23 occhi elettronici nelle vie Toniolo, Finzi, Canaletto sud, del Mercato, Gerosa e nel sottopasso ferroviario, nell’ambito del Programma Periferie Area Nord.
A giugno è stato anche pubblicato il bando di gara per un intervento da 500mila euro, cofinanziato dal Ministero dell’Interno, per realizzare la videosorveglianza nell’area Nord-Ovest: sono previste 28 telecamere di lettura targhe e 7 di contesto; Marzaglia, Cognento, Bruciata, Tre Olmi, San Cataldo, Cittanova e complanare Modena Sassuolo le zone interessate.
Sul versante della rigenerazione urbana, l’anno si è aperto con la riqualificazione di piazzale Primo Maggio in continuazione con quella del parco Novi Sad, tra i progetti integrati di sicurezza urbana previsti dall’accordo quadro regionale. Altri interventi stanno partendo nelle aree verdi dei Quartieri 2, 3 e 4 con il piano triennale volto a promuovere socializzazione e sicurezza in 11 aree verdi e parchi di Modena.
Conclusi i lavori per il Data Center – Modena Innovation Hub, nell’Area nord il Programma Periferie procede con la riqualificazione della mobilità stradale e ciclopedonale; nell’area verde di viale Gramsci sono state assegnate anche le aree ortive, mentre nel complesso RNord è previsto il rifacimento delle facciate ai fini della riqualificazione energetica e l’inserimento di ulteriori funzioni dell’Ausl: Medicina dello Sport e Palestra riabilitativa.
Infine, per quanto riguarda la prevenzione dei reati, è stato potenziato il Fondo di aiuto alle vittime e l’attività di prossimità svolta dagli Sportelli Non da Soli, oltre che attivato un servizio di supporto psicologico alle vittime presso lo sportello Sos Truffa, nell’ambito del progetto “La prevenzione rende sicuri”.