Il Comune di Bologna ha approvato la prima graduatoria dei nidi d’infanzia per l’anno educativo 2021/2022: su 2.059 domande valide presentate, 1.474 hanno avuto risposta positiva (71,6%). All’approvazione della graduatoria, elaborata sulla base dei punteggi attribuiti ai diversi parametri previsti nel Regolamento (carichi familiari, lavorativi e situazione economica), è associata l’assegnazione dei posti disponibili nei nidi comunali e in quelli privati la cui convenzione prevede l’assegnazione attraverso la graduatoria comunale.
Restano a oggi in lista d’attesa 592 bambini così distribuiti: San Donato-San Vitale (82), Borgo Panigale-Reno (89), Navile (79), Porto-Saragozza (81), Santo Stefano (131) e Savena (130). In questa prima elaborazione, i posti non richiesti, e dunque ancora disponibili, sono 123, di cui 72 part-time: San Donato-San Vitale (48), Borgo Panigale-Reno (9), Navile (33), Porto-Saragozza (28) e Santo Stefano (5).
Nei 34 nidi privati convenzionati per l’anno educativo 2021/2022 i posti sono 679 (11 in più dello scorso anno), di cui 135 ancora liberi. Inoltre dallo scorso anno il contenimento delle tariffe dei nidi è stato esteso anche agli altri servizi educativi, 19 piccoli gruppi educativi e 10 sezioni primavera, al fine di uniformare in un modello unitario tutti i posti dell’offerta del sistema integrato 0-3 anni. Considerando anche questi servizi, per l’anno educativo 2021/2022 i posti totali a tariffa agevolata in strutture convenzionate 0-3 sono 974, di cui a oggi 199 ancora disponibili.
Le domande valide presentate quest’anno sono 2.059 contro le 1.961 dello scorso anno, a fronte di una popolazione in età di nido (0-2 anni) in calo. L’aumento denota quindi una maggiore propensione delle famiglie a scegliere questo tipo di servizio. Ecco infatti i dati degli ultimi anni riguardo ai bambini in età di nido:
- bando nidi 19/20: 9.180 potenziali utenti e 2.061 domande (22,4%).
- bando nidi 20/21: 8.998 potenziali utenti e 1.961 domande (21,7%).
- bando nidi 21/22: 8.775 potenziali utenti e 2.059 domande (23,4%).
Le domande sono tornate dunque ai livelli di due anni fa, pre pandemia, nonostante l’utenza potenziale si sia ridotta di oltre 400 unità. Questo significa che c’è stato un aumento della propensione al servizio del 2% rispetto allo scorso anno e dell’1% rispetto a due anni fa.
“L’aumento della propensione delle famiglie a scegliere questo tipo di servizio per i propri figli ci riempie di soddisfazione e ci comunica che la qualità dell’offerta educativa nella nostra città è sempre molto alta e apprezzata, una qualità che ha retto anche a fronte delle misure organizzative richieste dalla pandemia grazie al lavoro di tutti, a cominciare dal personale – dichiara l’assessora all’educazione Susanna Zaccaria -. I dati ci dicono che abbiamo intrapreso la strada giusta anche sul fronte degli investimenti per la realizzazione di nuove strutture, per aumentare l’offerta educativa nei prossimi anni e abbattere la lista di attesa, in linea anche con gli obiettivi del PNRR, che finalmente vanno nella direzione di investire sui servizi per l’infanzia, e più in generale con le politiche attive a sostegno delle famiglie”.
L’offerta complessiva del sistema integrato pubblico-privato dei servizi 0-3, conta in totale circa 4.000 posti in città, di cui il 75% pubblici e il 25% privati convenzionati, arrivando a coprire oltre il 45% dell’utenza potenziale.