Soddisfazione anche a Modena dopo l’accordo raggiunto ieri sera tra Governo e sindacati sul blocco dei licenziamenti, che sarebbe scaduto oggi – mercoledì 30 giugno.
«L’intesa si basa essenzialmente su quattro punti – spiega il segretario generale della Cisl Emilia Centrale William Ballotta – Il primo è la proroga della cassa Covid nel settore tessile, che anche nel nostro territorio sta soffrendo più di altri la crisi economica e sociale.
Il secondo punto è l’introduzione di tredici nuove settimane di cassa integrazione gratuita per tutte le imprese che hanno aperto crisi aziendali al Ministero dello Sviluppo economico e per quelle con piccole vertenze in corso presso le prefetture e Regioni.
Il terzo punto – prosegue Ballotta – è l’avviso comune tra il sindacato confederale, Confindustria, Confapi e centrali cooperative con il quale gli imprenditori, prima di avviare il percorso per una risoluzione dei rapporti di lavoro, si impegnano a utilizzare, attraverso la contrattazione aziendale, territoriale e nazionale, tutti gli strumenti alternativi ai licenziamenti: dalla cassa integrazione ai contratti di solidarietà difensivi ed espansivi, dalla riduzione alla rimodulazione dell’orario di lavoro.
Questo significa – precisa il segretario Cisl – che anche a Modena le associazioni datoriali si impegnano a raccomandare alle proprie aziende associate il confronto con le nostre organizzazioni sindacali nel territorio e nei luoghi di lavoro al fine di contenere eventuali licenziamenti e gestire questa fase di crisi con un quadro di relazioni sindacali responsabili e partecipative.
Il quarto elemento qualificante dell’accordo è un nuovo tavolo di monitoraggio a Palazzo Chigi tra il governo e Cgil Cisl Uil per verificare l’andamento dell’intesa e risolvere eventuali situazioni di criticità».
Ballotta aggiunge che i segnali arrivati in queste settimane dagli imprenditori modenesi sono incoraggianti, anche se purtroppo non mancano vertenze che destano forte preoccupazione, come Manifattura Riese e Metaphor di Carpi, Ondulati Maranello e Unifer Navale di Finale Emilia, sulle quali nei prossimi giorni è previsto un incontro del tavolo di lavoro presso la Provincia.
«A ottobre a Modena non ci aspettiamo un’ondata di licenziamenti, ma se ci sarà qualche crisi l’affronteremo in modo responsabile e pragmatico – assicura Ballotta –
Peraltro abbiamo il paradosso del turismo e ristorazione che, dopo un anno e mezzo di gravi difficoltà causate dal lockdown, adesso faticano a ripartire perché non trovano personale.
Questo significa – conclude il segretario generale della Cisl Emilia Centrale – che vanno migliorati anche a Modena gli strumenti che favoriscono l’incontro tra domanda e offerta di lavoro».