Il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi alla realizzazione dell’Hospice San Martino, comunicato ieri, è una buona notizia che ci incoraggia a procedere verso la realizzazione di questo importante traguardo. Ci sembra utile cogliere questa occasione per precisare alcuni elementi sul percorso fatto e sui prossimi passi.
L’Hospice, l’area nord e le cure palliative domiciliari. Cure palliative domiciliari e Hospice non sono alternative, perché l’Hospice interviene laddove l’assistenza a domicilio non sia possibile. “L’Hospice è il nodo della Rete Locale Cure Palliative che garantisce l’assistenza in regime residenziale, attraverso equipe dedicate e specificamente formate, a malati che non possono essere assistiti temporaneamente o in via continuativa al proprio domicilio” così inquadra il ruolo fondamentale dell’Hospice e il suo rapporto col domicilio la legislazione regionale. Sulla base dei modelli europei più avanzati, l’assistenza domiciliare e l’hospice sono entrambe necessari: l’Hospice per sua natura si integra con la domiciliarità e con l’ospedale, rendendo il percorso del malato un “tutto unico”. Oggi il vuoto nel nostro territorio riguarda l’Hospice: chi ha bisogno delle cure palliative domiciliari ha qui già ora una risposta; chi ha bisogno dell’Hospice deve cercarlo lontano. La sua realizzazione è per questo prevista dalla programmazione sanitaria provinciale, il PAL: in ogni area della nostra provincia sta quindi avanzando il progetto di un Hospice , così come già esistono in tutte le altre province della nostra Regione e del nord Italia. In tantissimi casi per iniziativa di Fondazioni, come la nostra, espressione del territorio e del volontariato. Sarebbe incomprensibile se la nostra dovesse rimanere l’unica area non servita da un Hospice o lo fosse molti anni dopo rispetto al resto della provincia.
L’Hospice San Martino a San Possidonio scelta condivisa da tutte le istituzioni. La Fondazione San Martino è nata poco più di 3 anni fa per adempiere all’Intesa, formalmente sottoscritta, da tutti e 13 i sindaci e dall’AUSL, per realizzare l’Hospice dei Distretti sanitari di Carpi e di Mirandola. Quella Intesa, oltre a dare mandato al Terzo Settore per la costituzione della Fondazione, individuava il luogo dove realizzare l’Hospice: l’area baricentrica fra i due centri principali di Carpi e Mirandola, condivisa unanimemente nell’area dell’ex “Fornace Budrighello” in San Possidonio. Dopo la sua nascita, la Fondazione San Martino ha comprato l’area individuata con tutte le Istituzioni pubbliche del nostro territorio e l’Azienda Sanitaria ed ha intrapreso l’iter di progettazione. Presentata la domanda di contributo nel 2018 alla FCRC corredata dal progetto preliminare, la stessa ha rinviato la sua decisione alla presentazione di un progetto esecutivo, senza formulare alcuna riserva sulla collocazione, scelta con le Istituzioni, dell’Hospice a San Possidonio. Nel settembre 2020 abbiamo consegnato alla FCRC la progettazione esecutiva dell’Hospice e poi la relativa convenzione urbanistica col Comune di San Possidonio, corredata della documentazione e dei pareri favorevoli di tutti gli Enti preposti che confermano la piena idoneità dell’area ad ospitare l’Hospice. Non abbiamo ricevuto in questi mesi alcun rilievo in merito.
La gestione dell’Hospice. La Fondazione San Martino è formata da volontari con quarant’anni di esperienza professionale alle spalle in ambito sanitario. La Fondazione ha redatto e consegnato alla FCRC un Piano economico-finanziario per la costruzione e gestione dell’Hospice, un Progetto sul Piano di fundraising e un Progetto sulla futura gestione dell’Hospice, dopo la visita e lo studio di diverse esperienze d’eccellenza a livello regionale e nazionale. Nessun dubbio sulla sostenibilità della futura gestione dell’Hospice. La recente Intesa con l’AUSL ha sancito l’inserimento del costruendo Hospice San Martino nell’ambito della rete aziendale delle cure palliative e quindi all’interno del Servizio Sanitario Nazionale. L’Intesa ha correttamente sancito che la gestione sarà il frutto dell’integrazione e della piena collaborazione tra l’Azienda Sanitaria e la Fondazione Hospice, prevedendo un apposito Gruppo di lavoro tecnico congiunto fra la Fondazione stessa e l’AUSL per la condivisione più puntuale del migliore modello di gestione dell’Hospice. Progetto e Intesa con l’AUSL sui quali non abbiamo ricevuto alcuna osservazione dalla FCRC.
Prossimi passi. Ottenuta l’attesa risposta delle Fondazione bancarie, la Fondazione San Martino avrà il quadro delle risorse che sarà necessario raccogliere per la costruzione. Il nostro obiettivo è mettere insieme queste risorse per aprire il cantiere nel 2022.