L’anno scolastico appena terminato è stato difficile per tutti, bambini, docenti e genitori. Questo non ha impedito ai bambini di vivere nuove e significative esperienze che hanno generato nuovi progetti e nuovi modi di imparare.
La classe IV B della Scuola Primaria Statale San Giovanni Bosco di Sassuolo si è trovata all’improvviso ad affrontare un nuovo metodo d’insegnamento: ha dovuto accantonare i tavoli di lavoro in gruppo e ha fatto spazio a tanti banchi singoli, che per la maggior parte delle classi rappresenta la normalità. Ciò ha comportato qualche limite in più alla socializzazione e qualche difficoltà nel continuare a imparare secondo il metodo del cooperative learning al quale erano abituati. Restare fermi con delle mascherine per otto ore è difficile per tutti, immaginiamo cosa voglia dire per un bambino che deve imparare nuove regole e al contempo tenersi distante dai compagni di sempre, compagni coi quali discuteva, collaborava e si scambiava aiuto reciproco.
Per dare loro una parvenza di normalità abbiamo sperimentato l’outdoor education, il solo modo per tornare a confrontarsi in un’ottica peer to peer come erano abituati fin dalla prima. Fare lezione all’aperto, anche se per poche ore e solo per qualche giorno a settimana, ha dato ai bambini la possibilità di porsi alcune domande, chiedendosi per esempio come migliorare il contesto esterno all’edificio scolastico per seguire le lezioni più comodamente.
Dopo essersi documentati sull’esistenza di strutture analoghe, i bambini hanno iniziato a progettare una nuova aula outdoor, da costruire nel cortile della scuola: un’aula senza pareti, dove apprendere ascoltando il canto degli uccelli e il fruscio del vento tra le foglie.
Il progetto della classe IV B è ambizioso. Per questo abbiamo chiesto aiuto all’Assessore Corrado Ruini, che ha mostrato interesse seguendo i bambini nelle varie fasi della progettazione. Si è creato un vero e proprio gruppo di lavoro che ha visto i bambini collaborare con alcuni genitori della classe. Per imparare a realizzare un plastico abbiamo chiesto l’aiuto dell’architetto Barbara Sedini; l’ingegnere Paolo Visentin ci ha aiutato a conoscere i materiali più indicati per una struttura esterna; l’art director Luca Scacchetti ha creato il logo dell’aula outdoor; ad Alberto Bellini, che lavora nella comunicazione, abbiamo chiesto aiuto per dare forza alle nostre parole e per creare un piccolo spot pubblicitario.
Il progetto è pronto e si intitola “Aula… Studio fra le nuvole”. Ora i bambini attendono la realizzazione di quest’aula, che sarà a disposizione di tutti i bambini della scuola S.G. Bosco.
Per questo motivo cercano degli sponsor: industriali, commercianti, imprenditori… uomini e donne generosi e attenti ai bisogni educativi dei giovanissimi cittadini di Sassuolo. Sono certi che qualcuno ascolterà il loro appello.
Ognuno di loro è pronto a spiegare il progetto con le proprie parole. Aspettano solo di essere ascoltati.
Ringrazio in anticipo tutti quelli che vorranno aiutarci. Anche a nome dei bambini, prometto grande riconoscenza a chi supporterà questo nostro progetto.
(Tina de Falco – insegnante della classe IV B, Scuola Primaria Statale S.G. Bosco di Sassuolo)