Quello che si svolgerà dal 7 al 29 luglio, con il benaugurante titolo “Blue Skies”, sarà un Bologna Jazz Festival in forma del tutto inedita, a partire dal periodo estivo (anziché la classica collocazione autunnale), per proseguire con le location dei concerti, che non saranno più i principali teatri cittadini ma spazi all’aperto. In tal modo il BJF riesce a tornare in contatto col suo pubblico, compensando l’edizione annullata a causa della pandemia lo scorso ottobre-novembre.
Negli anni scorsi, il BJF aveva già preso parte con eventi isolati alla vita culturale dell’estate bolognese. Sono proprio le partnership già collaudate in quelle precedenti occasioni (con CUBO LIVE, DumBO, il Museo per la Memoria di Ustica) a rendere ora possibile la creazione di un vero e proprio cartellone, con ben otto concerti concentrati nell’arco di poco più di tre settimane. I contenuti, poi, sono perfettamente in sintonia con la tradizione del festival, anche se gli ospiti stranieri saranno inevitabilmente in numero limitato (Erik Truffaz, John Patitucci) e il jazz parlerà soprattutto italiano: Fabrizio Bosso, Pasquale Mirra e Gianluca Petrella, Roberto Gatto, Enrico Rava e Andrea Pozza, Piero Bittolo Bon, i Mack.
E intanto, il festival è anche già al lavoro sulla nuova edizione 2021, prevista dove e come dovrebbe essere, all’inizio del prossimo autunno.
Il Bologna Jazz Festival è organizzato dall’Associazione Bologna in Musica con il contributo di Regione Emilia-Romagna, Comune di Bologna, Bologna Città della Musica UNESCO, Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, Fondazione Carisbo, Gruppo Unipol, Coop Alleanza 3.0, TPER, Città Metropolitana di Bologna, Stefar – Peugeot e del main partner Gruppo Hera.
Jazz al DumBO
La parte più consistente del cartellone estivo del Bologna Jazz Festival si svolgerà a DumBO, uno dei contesti più rappresentativi della vita culturale dell’estate bolognese. Qui si terranno cinque concerti, realizzati in collaborazione con DumBO, che coinvolgeranno protagonisti di assoluto rilievo del jazz nazionale e regionale.
Il primo appuntamento a DumBO sarà l’8 luglio con lo Spiritual Trio del trombettista Fabrizio Bosso: un viaggio alla riscoperta delle radici della black music, in cui il jazz si defila lasciando ampio spazio allo spiritual, il gospel, il soul. Il 9 sarà una serata in equilibrio tra jazz e sonorità futuristiche, con il duo formato dal vibrafonista Pasquale Mirra e il trombonista Gianluca Petrella, i cui strumenti si muoveranno in una scenografia elettronica creata dagli stessi musicisti. Il 10 ancora un connubio di jazz acustico ed elettronico con il Perfect Trio del batterista Roberto Gatto, nel quale la tecnologia crea suoni innovativi ma contribuisce anche con sonorità vintage.
Gli altri due concerti a DumBO avranno un paio di caratteristiche in comune: l’ingresso libero e la sfida lanciata al linguaggio jazzistico mainstream. Il quintetto Bread & Fox del sassofonista Piero Bittolo Bon, che si esibirà l’11 luglio, ha un’attitudine ironica e gioiosa, capace di rendere coinvolgenti ed elettrizzanti anche le scelte estetiche più impegnative come la libera improvvisazione e gli incastri ritmici ossessivi, sorta di funk magmatico. Il 25 toccherà poi ai Mack, duo formato dal tastierista Federico Squassabia e il batterista Marco Frattini, che per l’occasione amplieranno l’organico coinvolgendo anche il trombone di Federico Pierantoni e gli effetti elettronici di Mattia “Matta” Dallara: dal loro mix di hip hop e neo soul emergono la matrice jazzistica dell’improvvisazione e la cura per un incessante groove.
Jazz e memoria storica
Già da alcuni anni, il Bologna Jazz Festival contribuisce con la sua consulenza musicale alle attività di “Attorno al museo”, che commemorano la strage di Ustica, della quale ricorre quest’anno il quarantunesimo anniversario. Per questa occasione sono stati invitati a esibirsi il trombettista Enrico Rava e il pianista Andrea Pozza. Rava è il decano del jazz nazionale, campione prima del jazz più libertario, poi gran maestro del jazz più sapientemente strutturato. Il duo lo vede in compagnia di uno dei tanti talenti che ha lanciato nel corso della sua carriera. Il concerto, realizzato in collaborazione con l’Associazione dei Parenti della Strage di Ustica, si svolgerà il 29 luglio nello spazio antistante il Museo per la Memoria di Ustica (Parco della Zucca), a pochi passi dai resti del DC-9 caduto nel 1980: un contesto suggestivo e dal profondo significato che contribuirà ad amplificare la portata emozionale della musica.
Jazz a CUBO LIVE
CUBO LIVE – luoghi, idee, voci, eventi – è la nuova rassegna di spettacoli dal vivo promossa da CUBO, il museo d’impresa del Gruppo Unipol, che si svolge sul territorio nazionale in location particolarmente suggestive. Per due concerti, entrambi produzioni di CUBO LIVE e a ingresso libero, il BJF estivo andrà in trasferta fuori città. Villa Zarri di Castelmaggiore ospiterà ambedue gli appuntamenti, a partire da quello del 7 luglio, che si distingue anche come prima data del calendario del festival. In questa occasione si ascolterà il quartetto del trombettista francese Erik Truffaz, uno dei più autorevoli prosecutori della lezione musicale sul jazz elettrico dal punto in cui l’aveva lasciato Miles Davis: un crogiolo di fusion, hip hop, acid jazz, ambient, house con il voltmetro sempre al massimo.
Il 15, il jazz acustico risponderà facendo la voce grossa con il trio del contrabbassista John Patitucci, band da archiviare alla voce all stars essendo completata da Chris Potter al sax tenore e Brian Blade alla batteria. Tre artisti tra i più rappresentativi della serie A del jazz: a mettere assieme le loro collaborazioni verrebbe fuori un’enciclopedia della musica improvvisata moderna.