“L’educazione al cibo delle nuove generazioni è cruciale per il futuro dell’Italia in un momento in cui l’emergenza Covid ci ha messo di fronte a sfide mai immaginate prima sul fronte della salute, della sicurezza e dell’economia”. È quanto affermato dal presidente di Coldiretti Emilia Romagna Nicola Bertinelli in occasione del webinar voluto da Coldiretti regionale per presentare il progetto “Lo sviluppo sostenibile e l’educazione alimentare” rivolto alle scuole per l’anno scolastico 2021/2022.
Al webinar, moderato dal Direttore di Coldiretti reginale Marco Allaria Olivieri, hanno preso parte, oltre al Presidente Bertinelli, l’Assessore alla scuola, università, ricerca, agenda digitale Paola Salomoni, La dirigente dell’Ufficio Scolastico Regionale Emilia-Romagna, Chiara Brescianini, la Responsabile nazionale Coldiretti Donne impresa, Floriana Fanizza, la responsabile regionale Donne Impresa, Luciana Pedroni e Andrea degli Esposti, presidente di Coldidattica, l’associazione di fattorie didattiche voluta da Coldiretti per realizzare iniziative e attività che esprimano e divulghino appieno il valore e la dignità dell’agricoltura.
In collegamento da Modena le rappresentanti di Coldiretti Donne Impresa, con la responsabile Sonia Gherardini, e una rappresentanza degli insegnanti che nel corso degli anni ha partecipato al progetto sul territorio provinciale permettendo il coinvolgimento, dalla sua nascita, di più di 15.000 allievi.
“Lo sviluppo sostenibile rappresenta un nuovo modo di consumare volto al diminuire gli sprechi. La scuola e la famiglia in questo hanno un’importanza cruciale” ha detto Bertinelli. “Oggi l’agroalimentare italiano può essere uno strumento di ripartenza. L’unica voce con un segno positivo nel 2020 nel Pil è stato l’agroalimentare. E l’export ha volato, con più di 40 miliardi di export”.
L’Assessore Salomoni ha ricordato come in questo periodo si pensi a un nuovo modello di scuola. Un scuola che impari dal suo territorio, che esca dalle aule per cercare ricchezze che possono arrivare dal paese e dalle comunità. “Il vostro progetto – ha concluso Salomoni – si inserisce alla perfezione in questo solco”.
“Coldiretti ha collaborato al Piano Rigenerazione scuola lanciato dal Ministero dove si insiste sul tema dell’educazione alla salute – ha detto la Dott.ssa Brescianini – che per i nostri 600.000 studenti passa dall’educazione alimentare; dopo la pandemia ancora di più, dato che tanti ragazzi sono stati costretti a stare chiusi in casa. Sono grata a Coldiretti perché si dimostra rispettosa dei tempi e della progettazione delle scuole”.
“Il nostro progetto nasce 20 anni fa come ‘Educazione alla Campagna Amica’ poco dopo che fu sancito da Coldiretti il patto con il consumatore” ha detto la responsabile regionale Donne Impresa, Luciana Pedroni. “Un patto legato all’educazione alimentare. Abbiamo raggiunto oltre 10.000 studenti ogni anno in Emilia-Romagna coinvolgendo istituti dalle scuole dell’infanzia a quelle di secondo grado. Bambini e ragazzi che hanno potuto toccare con mano il mondo del cibo attraverso visite e laboratori nelle aziende. È fondamentale, attraverso questo progetto, trasmettere nozioni sulla sana alimentazione e sull’importanza della connessione col territorio”.
“Sono passati vent’anni da quando la legge di orientamento ha rivoluzionato il mondo dell’agricoltura” ha detto Andrea Degli Esposti, Presidente di Coldidattica, l’associazione di fattorie didattiche voluta da Coldiretti. “Da allora le nostre aziende possono fare vendita diretta, agriturismo, ma anche lavori di pubblica utilità come lo sgombero della neve. Oggi siamo alla massima espressione della multifunzionalità con l’agricoltura sociale. Facciamo incontrare il mondo della scuola con il mondo dell’agricoltura. Vogliamo creare consapevolezza nelle generazioni future per investire sul futuro del Paese”.
“Dall’inizio del progetto di Educazione alla Campagna Amica abbiamo coinvolto a livello nazionale 10 milioni di ragazzi” ha detto la Responsabile nazionale Coldiretti Donne impresa, Floriana Fanizza. “L’obiettivo delle battaglie di Coldiretti è difendere e valorizzare il cibo. Per questo è fondamentale l’educazione alimentare. La collaborazione con il Ministero è cresciuta negli anni e non è stata fermata nemmeno dalla pandemia. Inserire l’educazione alimentare nelle ore di educazione civica dimostra la centralità del ruolo dell’agricoltura nella nostra società”.
Il webinar di oggi – fa sapere Coldiretti regionale – fa parte di una serie di incontri pianificati a livello nazionale in tutte le regioni del Paese per divulgare il progetto di Coldiretti Donne Impresa.
“Un progetto, quello sull’educazione alimentare, che – ha concluso il Direttore Marco Allaria Olivieri – è diventato e resterà cruciale nella visione e nel lavoro quotidiano di Coldiretti assieme a quello degli agricoltori italiani e ci auguriamo sempre più di tutta la filiera agroalimentare. Un progetto che vede protagonisti le donne imprenditrici e Coldiretti Donne impresa, Campagna amica, i giovani di Coldiretti”. L’emergenza Covid ha fatto affiorare – sottolinea Allaria Olivieri – sia il tema del necessario rafforzamento della sovranità alimentare del nostro Paese, sia l’esigenza di una progetto lungimirante e pragmatico per un modello di sviluppo sostenibile, a partire dal cibo”.