Dopo le difficoltà e incertezze di un anno fa, sono ripartiti ieri – lunedì 7 giugno – i centri estivi gestiti dalla cooperative sociali aderenti a Confcooperative Modena.
Una buona notizia per migliaia di famiglie modenesi, che in giugno, luglio e – in alcuni casi – anche in agosto e settembre possono affidare i loro figli a persone specializzate in attività ludico-educative-creative per i bambini e adolescenti dai 3 ai 17 anni.
«I centri estivi hanno sempre rappresentato un’occasione di educazione informale e socializzazione durante i mesi di sospensione del tempo scuola – dichiara il presidente di Confcooperative Modena Carlo Piccinini – È un contesto non solo centrato su molteplici esperienze legate alla natura, espressività, movimento, ma anche il luogo della relazione coi pari e della continuità educativa. A partire dall’estate 2020 i centri estivi hanno acquistato un valore ancora più profondo in quanto primo momento di ritorno all’interno della “comunità educante”, a una forma organizzata di socialità per i bambini e i ragazzi, oltre che un’opportunità molto attesa dalle famiglie per un supporto educativo e conciliare la cura dei figli con il lavoro».
Si calcola che saranno complessivamente almeno 3 mila i bambini e ragazzi che si iscriveranno ai centri estivi gestiti dalle cooperative, la cui offerta copre buona parte del territorio provinciale. A Modena ieri sono partiti i centri estivi della cooperativa sociale sportiva Anderlini dal 1985 (già Scuola di Pallavolo Anderlini) e Giovani Ambiente Lavoro (Fattoria Centofiori).
Il 5 luglio cominceranno quelli di Domus Assistenza, La Carovana e Ain Karem (cooperativa La Porta Bella), che gestiscono nidi e scuole per l’infanzia.
Dal 5 luglio Domus Assistenza organizza centri estivi anche Magreta di Formigine, Pavullo, Montecreto, Sestola e Fanano.
A Formigine è cominciato ieri il centro estivo promosso dalla cooperativa Don Bosco & Co., che gestisce l’oratorio parrocchiale.
A Sassuolo è già disponibile il centro estivo organizzato dalla cooperativa sociale Lo Spino, mentre a Serramazzoni sono partite ieri le attività proposte da Anderlini dal 1985.
In tutte le strutture è garantito il rispetto delle linee guida aggiornate sulle attività con bambini e ragazzi. Non c’è più un rapporto prestabilito tra educatori e bambini (l’anno scorso variava da cinque a massimo sette bambini per ogni educatore), ma le attività vanno comunque organizzate in bolle e ogni centro estivo ha un responsabile Covid.
Inoltre il personale dei centri estivi è già stato quasi tutto vaccinato, in quanto equiparato da qualche settimana a quello scolastico.
«Le nostre cooperative sono pronte ad accogliere e soddisfare i bisogni dei bambini e delle loro famiglie – garantisce Piccinini – Hanno studiato nuove modalità organizzative per la condivisione degli spazi, dei gruppi, delle proposte educative, delle comunicazioni con le famiglie, dell’utilizzo dei dispositivi di protezione e frequenti momenti di pulizia e igienizzazione. Ringraziamo anche i Comuni, che ci supportano e sostengono economicamente le famiglie permettendoci – conclude il presidente di Confcooperative Modena – di far trascorrere una bella estate a un alto numero di bambini e ragazzi».