L’Area Edilizia e Sostenibilità di Ateneo ha presentato agli Organi di Ateneo una nuova linea di interventi, un Piano che consolida il percorso di sviluppo già in atto, che ora conta circa 375 milioni di opere in esecuzione, e che segue l’indirizzo prefigurato dal Piano Nazionale di Ripartenza e Resilienza (PNRR) con l’allocazione di ingenti finanziamenti nel campo delle infrastrutture e della transizione ecologica.
Due le principali linee di azione previste. La prima, denominata “Heritage”, è incentrata sul restauro e adeguamento normativo del patrimonio storico dell’Ateneo, con specifica attenzione per le emergenze architettoniche che connotano la fisionomia della cittadella universitaria, sia alla scala edilizia che nelle relazioni istituite con il tessuto urbano.
Ciò consentirà di fornire ulteriore impulso all’opera di valorizzazione della cittadella universitaria, sia per le esigenze legate ai servizi per la componente studentesca, in termini di nuovi spazi per lo studio e la socialità, sia per quelle finalizzate alla didattica e alle funzioni amministrative.
In totale sono previsti 22 interventi, per un costo complessivo stimato in 69 milioni di euro e che interesseranno tra l’altro la sede di Palazzo Poggi, il Ciamician, il Museo Bombicci, gli edifici storici di via San Giacomo 12 e 14, quelli di piazza San Donato 2 e via Irnerio 48, l’Orto Botanico, il complesso di via Zamboni 32-34-36-38 e il palazzo di via delle Cartolerie. A questi si aggiungono gli interventi di restauro delle sedi storiche di ingegneria e di Chimica Industriale di viale Risorgimento 2-4 e una serie di altre opere nei campus romagnoli.
“Ri-Genera” è invece la seconda linea di azione finalizzata alla riqualificazione del patrimonio esistente di Unibo non soggetto a vincoli di tutela e che richiede opere di rinnovo edilizio ed impiantistico, con l’obiettivo di migliorarne le prestazioni energetiche e quelle della funzionalità abitativa. Nel complesso sono previsti 14 interventi per un totale di 35 milioni di euro, distribuiti su tutte le sedi dell’Ateneo, tra cui un nuovo edificio al Navile, la riqualificazione dell’ex-bodoniana di via San Donato, quello del complesso dell’area del Belmeloro per la realizzazione di un auditorium ed un nuovo campo agrivoltaico a Cadriano.
In aggiunta vi è poi il capitolo degli investimenti previsti dalla prossima pubblicazione del V° Bando della Legge 338/2000, ovvero il finanziamento ministeriale per le residenze studentesche ed annessi servizi. Le opere previste sono 4, di cui due a Bologna e due nei campus romagnoli di Rimini e Ravenna, per un investimento complessivo di 31 milioni di euro. In questo contesto specifica rilevanza assume il progetto di recupero del complesso di via Foscolo (ex clinica neurologica) che consentirà di valorizzare questa significativa emergenza architettonica e al contempo di dare forma ad un importante centro per i servizi agli studenti che comprenda, oltre alla residenza universitaria, altre attività quali biblioteca, palestra, laboratori internet, auditorium ecc…
Tutto questo a valle di un significativo successo appena raggiunto dall’Ateneo di Bologna. Pochi giorni fa il Ministero dell’Università e della Ricerca ha infatti pubblicato il Decreto di assegnazione dei finanziamenti richiesti tramite la Linea b) del Bando Edilizia della scorsa estate. L’Università di Bologna ottiene ora 20 milioni di euro, che sommati ai 26 milioni di euro ottenuti a valere sulla linea a) del medesimo Bando, la rendono l’Università maggiormente finanziata a livello nazionale con ben 26 progetti approvati e 46 milioni di cofinanziamento ministeriale.
Un piano, dunque, che guarda al futuro ma che è già una realtà.