“Le linee guida per la ristorazione hanno creato confusione. Per quanto riguarda la consumazione al tavolo, nella giornata di martedì 1 giugno, il Ministero della Salute è intervenuto con una dichiarazione per chiarire e confermare il limite di 4 persone per tavolo, ad eccezione dei conviventi, sia all’aperto che al chiuso. Lo abbiamo detto tante volte: dare notizie contraddittorie è quanto di peggio possa capitare e, purtroppo, è capitato ancora una volta. Nonostante tutto, però, i ristoratori sono contenti di poter finalmente riaprire anche al chiuso: la voglia di ripartire prevale su tutto”.

Daniele Casolari, segretario Licom, è da una parte amareggiato e, dall’altra, comunque sollevato. La giornata di martedì, quella della riapertura della ristorazione anche al chiuso, è stata caotica finchè, appunto, è intervenuto il Ministero della Salute: “Non si tratta di discutere della bontà o meno delle norme che vengono emanate – prosegue Casolari – ma di pretendere chiarezza. Dopo mesi di incertezza e di norme ‘ballerine’ finalmente avevamo avuto giornate definite con anticipo per le aperture, ma questa volta ci siamo trovati a dover fare i conti con un problema legato alla regola. Tuttavia ho parlato con diversi ristoratori che sono comunque soddisfatti, riaprire rappresenta la fine di un incubo”.

Alla fine, come detto, restano confermate le misure di distanziamento di almeno 1 metro di separazione tra i clienti di tavoli diversi, sia all’interno che all’esterno dei locali, con la possibilità di una riduzione solo con barriere fisiche di separazione, purché non limitino il ricambio d’aria. “Inoltre – riprende il segretario Licom – resta l’obbligo di mantenere aperte porte, finestre e vetrate (a condizione che il meteo lo consenta). È inoltre auspicato l’utilizzo della prenotazione con compilazione di un elenco di prenotati da conservare per almeno 14 giorni e il numero massimo di presenze consentite contemporaneamente, all’aperto e al chiuso, dovrà essere stabilito in relazione al volume di spazio e ai ricambi d’aria e in ogni caso non potrà superare il numero di posti a sedere”.