L’Osservatorio Geofisico di Unimore caratterizza il mese di maggio appena concluso come il maggio più ventoso a Modena dal 1860. L’aspetto più anomalo del mese è stata la ventosità, non tanto come raffica massima, che non ha raggiunto valori elevati, ma come velocità media del vento, calcolata in 13 km/h.
Un mese di maggio certo fresco, se rapportato al clima più caldo che si sta vivendo dall’ inizio del XXI secolo, ma non freddo record. La temperatura media di maggio 2021 risulta di 18.3°C, inferiore alla climatologia 1991-2020 di quasi un grado (il riferimento per l’ultimo trentennio indica 19.2°C). Temperatura inferiore alla media, ma non certo da record e tutto sommato nemmeno particolarmente anomala. Basta guardare a due anni fa, nel 2019, per trovare un maggio decisamente più freddo con una temperatura media ben inferiore, 16.2°C. Anche nel 2013, maggio fu simile a quest’anno, con una media mensile leggermente inferiore, 18.2°C e, restando nel XXI secolo, pure il 2004 vide un maggio più freddo con temperatura media mensile 17.4°C.
Se poi tornassimo al XX secolo, un maggio così sarebbe addirittura superiore alla media, negli anni 1970/80 e fino a metà degli anni 1990 quasi tutti gli anni hanno osservato un mese di maggio più fresco di quello 2021.
Gli estremi del mese vedono la mattina più fredda il 3 maggio con 11.5°C e il giorno più caldo il 10 maggio con 26.0°C. “La curiosità – affermano Luca Lombroso, Sofia Costanzini, Francesca Despini dell’Osservatorio Geofisico di Unimore – riguarda la massima temperatura mensile, 26.0°C; quest’anno non sono stati infatti raggiunti i 30°C già a maggio, come lo scorso anno e come di frequente si è osservato nel XXI secolo. Il caldo precoce a maggio, in realtà, dovrebbe esser e un’eccezione e non la regola”.
Le perturbazioni sono state frequenti ma, di fatto, le piogge nel complesso non state abbondanti, addirittura risultando inferiori alla media. Il mese assomma 48.9 mm di precipitazione, che risultano, quasi sorprendentemente, inferiori alla climatologia di riferimento del 23%. Il giorno più piovoso è risultato il 24 maggio con 29.4 mm, una pioggia consistente ma che si inquadra in pieno nelle aspettative del mese. “Ricordiamo infatti – proseguono Lombroso, Costanzini, Despini – che maggio è un mese storicamente piovoso, e statisticamente è il terzo più piovoso dell’anno, dopo novembre e ottobre”.
La stazione di Modena Campus conferma il trend osservato in Osservatorio. La temperatura media risulta 17.1°C, nel 2019 era ben più freddo questo mese, con appena 15.4°C di temperatura media, e il valore del 2021 è identico a quello del 2013. Le temperature estreme hanno oscillato fra i 7.9°C della mattina più fredda e i 27.7°C del giorno più caldo. Nel 2019 il termometro era sceso a soli a 3.9°C e giorni più freddi li troviamo anche nel 2020, 2017 e dal 2011 al 2016 tutti gli anni. Nulla di anomalo nel giorno più caldo del mese. Le piogge confermano che a differenza della sensazione il mese è stato relativamente avaro di precipitazioni, con 44.4 mm.
I dati di Reggio Emilia indicano una temperatura media di 17.4°C e piogge complessive di 57.4 mm, valori che necessiteranno di validazioni, la stazione infatti dovrebbe essere completamente rinnovata.
Un cenno infine alle ricerche in corso ai tropici, dalla Stazione meteoclimatica “Italia Costa Rica”, collocata alla riserva Karen Mogensen, notiamo una temperatura media di 25.5 °C, è iniziata la stagione delle piogge e nel mese sono caduti 111.0 mm, un valore inferiore alla media del periodo, che in questo mese vede mediamente circa 200 mm di precipitazioni.
Previsioni primi giorni di giugno
“L’estate bussa alle porte, – afferma Luca Lombroso dell’Osservatorio Geofisico di Unimore – ma i temporali sono sempre dietro l’angolo: temperature in aumento i prossimi giorni con giornate di sole, in appennino, però, presenza di cumuli pomeridiani con locali brevi rovesci nel tardo pomeriggio. Fra venerdì 4 e sabato 5 giugno probabile primo superamento stagionale dei 30 gradi. Da domenica tempo instabile anche in pianura, ma nelle nostre zone i temporali dovrebbero sconfinare solo fino a lunedì”.