È aperta la consultazione cittadina sulle due ipotesi di Fer allo studio per superare il passaggio a livello di via Panni della linea ferroviaria Modena-Sassuolo, il cosiddetto “Gigetto”: un sottopasso stradale in linea con l’attuale percorso o un sovrappasso ferroviario che consenta di mantenere l’attuale quota stradale.
Sul sito istituzionale del Comune di Modena, alla sezione ‘Che ne pensi’ (www.comune.modena.it/argomenti/che-ne-pensi), lo strumento digitale dell’Ente per informare e raccogliere le opinioni dei cittadini, stimolarne il coinvolgimento e la partecipazione, è infatti possibile visionare quali sono le soluzioni proposte da Fer in corso di approfondimento e partecipare alla consultazione compilando un questionario. Come annunciato dall’amministrazione comunale, tramite il Quartiere, la cittadinanza sarà coinvolta nel percorso partecipativo sulle ipotesi proposte anche con incontri in presenza, sempre nel rispetto delle disposizioni anti-Covid.
La prossima introduzione del Sistema di Controllo Marcia Treno, volto ad aumentare la sicurezza della circolazione dei treni, a causa dell’estensione della catena di controlli sugli attraversamenti e dell’eventuale adeguamento dei punti di segnalamento, potrà determinare un ulteriore allungamento dei tempi di chiusura dei passaggi a livello, rispetto alle criticità che già si registrano.
Per questo, quindi, Regione e Fer hanno definito un programma di interventi sulla linea ferroviaria Modena-Sassuolo per il superamento degli impatti e delle principali interferenze, in particolare in ambito cittadino e, con il Comune, Fer ha siglato un protocollo d’intesa per la realizzazione di interventi infrastrutturali in corso di approfondimento.
Su via Panni, in particolare, dove potrà essere istituita una fermata, sono appunto al vaglio due soluzioni: una prima che prevede di abbassare l’asse stradale in modo da realizzare un sottopasso, che si scosterebbe leggermente rispetto all’attuale percorso lambendo una piccola porzione del parcheggio antistante il parco Amendola; una seconda che immagina l’elevazione della linea ferroviaria con la realizzazione di un breve tratto di ‘viadotto’.
Al tempo stesso si sta conducendo un approfondimento sul possibile riassetto della viabilità del quadrante, valutando se il carico veicolare su via Panni subirà modifiche, anche alla luce delle scelte dell’Amministrazione di non proseguire con le espansioni inizialmente previste nell’area dal Piano regolatore vigente.
Sulla base delle verifiche dell’impatto del nuovo Sistema di Controllo Marcia Treno e delle prime soluzioni infrastrutturali adottate, si valuteranno l’effettiva necessità e le modalità per intervenire in altri nodi.
Su strada Morane, l’altro punto di grande interferenza della linea di Gigetto con la viabilità cittadina, il superamento del passaggio a livello è invece previsto con un sottopasso carrabile e ciclopedonale che collega trasversalmente strada Morane con via Gobetti, nell’ambito di una riorganizzazione complessiva della linea ferroviaria
Modena-Sassuolo in cui la Stazione Piccola, già ridimensionata a fermata, e l’area ferroviaria dismessa diventano oggetto di un intervento di riqualificazione, valorizzazione e rigenerazione dell’intero comparto.
IN CITTÀ 13 INTERFERENZE CON LA VIABILITÀ
Nel Comune di Modena la linea di “Gigetto” interseca 13 vie, con intersezioni a passaggio a livello: si tratta di strada Morane, via Treviso, via Contardo Ferrini, via Vicenza, via Verona, via Fratelli Rosselli, via Mantegna, via Panni, strada Contrada, via Stradella, strada Cadiane, via Martignana e via Giardini (strada provinciale 486).
Il nuovo Sistema di Controllo Marcia Treno (Scmt) che verrà installato è un sistema di controllo ferroviario, sviluppato dall’anno 2000, che aumenta in maniera significativa il grado di sicurezza dei trasporti ferroviari e introduce un puntuale controllo sulla corretta gestione della conduzione dei convogli.
La nuova tecnologia si basa su un sistema di bordo e su un sistema lungo i binari e mantiene sotto vigilanza elettronica la marcia dei convogli in relazione ai segnali ferroviari, alle velocità consentite sui diversi tratti, oltre ad altri parametri.
Anche a seguito di incidenti che si sono verificati su linee minori, l’Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie e delle Infrastrutture Stradali e Autostradali ha introdotto una serie di obblighi, in tema di sicurezza, anche sulle ferrovie di rango regionale e, tra questi, anche la necessità di installare sistemi di monitoraggio eletronico sulla marcia dei mezzi ferroviari.
Il sistema però, insieme a una maggiore sicurezza, potrà comportare un aumento dei tempi dei passaggi a livello, per questo sono allo studio soluzioni per risolvere le interferenze principali.
La linea ferroviaria collega Modena a Sassuolo e ritorno attraverso un percorso ferroviario di 19 chilometri, con 11 stazioni (Modena, Modena Policlinico, Modena piazza Manzoni, Modena Fornaci, Baggiovara Ospedale, Baggiovara, Casinalbo, Formigine, Fiorano, Sassuolo Quattroponti, Sassuolo Terminal), 52 collegamenti al giorno (di cui 8 con bus sostitutivo), con cadenza media di 40 minuti. Il numero di passeggeri che viaggia sui treni della linea ferroviaria Modena-Sassuolo in inverno si aggira sui 3000 al giorno e in estate è di circa 1900.
Sulla linea, da aprile 2021 è entrato in funzione il nuovo convoglio Pop, un treno moderno dai ridotti consumi energetici che offre 360 posti ed è accessibile anche a passeggeri a mobilità ridotta. Il nuovo treno presenta un sistema di videosorveglianza, sei posti bici con prese per la ricarica elettrica, spazi per i passeggini, prese usb e di corrente e sistemi per conteggiare i passeggeri.