Una ventina di appartenenti alle Forze di Polizia, coordinati dai Carabinieri della Stazione Bologna Navile, hanno fatto irruzione negli stabilimenti in disuso delle “Officine di Casaralta”, un’azienda italiana che si occupava di costruzioni meccaniche. L’intervento è scattato a seguito delle segnalazioni che i residenti di via Ferrarese avevano fatto ai militari, lamentandosi della presenza di spacciatori e assuntori di sostanze stupefacenti che erano stati visti frequentare l’area, adesso di proprietà di un istituto di credito.
Al momento del blitz, Carabinieri e Agenti della Polizia Locale, hanno trovato quattro soggetti, due tunisini di 33 e 42 anni, un marocchino di 36 e un moldavo di 33 che stavano dormendo in un capannone in stato di abbandono, sporco e pericolante. Tutti con precedenti di polizia e senza fissa dimora sono stati denunciati per invasione di terreni o edifici, mentre il cittadino moldavo è stato denunciato anche per ricettazione, per il possesso di una carta di credito di cui non era in grado di giustificarne la provenienza e di possesso ingiustificato di chiavi alterate o grimaldelli.
Il servizio è proseguito in altre zone del quartiere ed è terminato con l’identificazione complessiva di 65 persone. Tra queste, un 62enne italiano è finito in manette perché destinatario di un ordine per la carcerazione dell’Ufficio Esecuzioni Penali della Procura Generale della Repubblica presso la Corte di Appello di Bologna, dovendo scontare un anno di reclusione per reati contro il patrimonio. L’uomo è stato tradotto in carcere.