Riprendono i lavori per il recupero del liceo Sigonio in via Saragozza 100. Il Comune di Modena ha affidato il completamento dei lavori di restauro, miglioramento sismico e rifunzionalizzazione dell’intero complesso scolastico all’azienda Emaprice spa di Bolzano, una delle due imprese del raggruppamento temporaneo arrivato secondo nella graduatoria per l’aggiudicazione dei lavori. L’altra azienda (Ranzato Impianti srl) ha invece rinunciato all’intervento.
Il trasferimento dei lavori arriva dopo uno stop del cantiere di oltre un anno a causa del procedimento di concordato preventivo che ha interessato l’azienda Pessina costruzioni di Milano, aggiudicataria dell’intervento avviato nel 2017, che aveva già accumulato notevoli ritardi sulla tempistica prevista.
Il completamento dei lavori ha un valore di complessivi 6 milioni 760 mila euro, comprensivi delle maggiori spese resesi necessarie per interventi legati al periodo di stallo, e la conclusione è prevista in circa due anni. Per consentire la ripresa dei lavori in sicurezza, nelle scorse settimane sono inoltre state fatte prove di carico sui ponteggi che erano stati installati da Pessina Costruzioni. Una volta riattivato il cantiere, i tecnici valuteranno la necessità o meno di ulteriori interventi a seguito della lunga sospensione del cantiere.
“Il recupero di questo complesso scolastico collocato nel centro della città e destinato ad ospitare circa mille studenti è un’opera strategica per l’Amministrazione”, ha affermato l’assessore ai Lavori pubblici Andrea Bosi. “I notevoli ritardi accumulati dall’impresa affidataria nell’esecuzione dei lavori – ha proseguito – e la sospensione del cantiere per circa un anno a causa delle procedure di concordato dell’azienda, hanno impedito la ripresa dell’attività didattica nell’anno scolastico 2020-2021, come inizialmente previsto. Per far ripartire i lavori il più celermente possibile, nel rispetto della normativa, abbiamo scelto di non indire una nuova gara d’appalto, ma di procedere scorrendo la graduatoria. L’urgenza di ripartire con i lavori – ha aggiunto Bosi – è dettata anche dallo stato del cantiere: nel 2019 l’Amministrazione ha provveduto a eseguire una copertura provvisoria delle strutture già posate, ma persiste il rischio di deterioramento”.
La superficie complessiva dell’intervento è di 7.400 metri quadri, comprensivi di aree dell’edificio non utilizzate da parecchi anni, con circa 4 mila metri quadri di spazi all’aperto, tra cui un cortile di 3.324 metri quadri, il chiostro e i giardini interni.
Grazie al recupero del complesso la scuola avrà a disposizione 40 aule di vario tipo, per ospitare classi, piccoli gruppi e attività di sostegno; un auditorium con 160 posti; una biblioteca collocata in una delle ali più antiche dell’ex convento Corpus Domini; alcune aule speciali, come quelle di musica o di tecnologie musicali, la sala prove da 60-70 elementi, quella dedicata alle percussioni o quelle attrezzate per lo studio singolo dei vari strumenti.
La dotazione della scuola sarà completata da uno spazio ristoro che condurrà anche all’edificio già utilizzato come palestra per la ginnastica, con annessi spogliatoi e accesso anche da via Caselle, mentre un’altra palestra, di tipo agonistico, sarà realizzata nel comparto dell’ex Amcm. Al piano superiore della palestra scolastica troverà posto il Museo della scuola, con materiali storici e didattici d’archivio.
Pessina Costruzioni spa si era aggiudicata i lavori tramite gara d’appalto con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa a inizio 2017 e aveva dato l’avvio ai lavori nello stesso anno, dopo l’approvazione del progetto esecutivo. Durante il cantiere, l’azienda aveva progressivamente accumulato ritardi nei lavori, rispetto ai quali il Comune aveva più volte fatto richiami fino ad arrivare nel luglio 2019 ad avviare il percorso per la risoluzione del contratto. Tale procedura è stata però interrotta dalla decisione della sezione Fallimentare del Tribunale di Milano di accogliere la richiesta della ditta di sospensione del cantiere nell’ambito della procedura di concordato e, a giugno 2020, di autorizzare lo scioglimento giudiziale del rapporto contrattuale tra il Comune di Modena e l’azienda all’interno del procedimento per concordato preventivo. A seguire, l’Amministrazione ha immediatamente avviato le procedure per l’affidamento dei lavori interpellando le imprese arrivate al secondo posto in graduatoria nella gara d’appalto e, a dicembre dello scorso anno, ha accettato di siglare l’accordo transattivo con la società Pessina Costruzioni per evitare l’insorgere di un contenzioso e procedere alla riscossione delle fidejussioni (complessivi 270 mila euro).