Un cittadino sassolese, segnala, per una riflessione e soluzione, un caso di richiesta vaccinazione non Covid.
Operatore sanitario in RSA, da diversi anni, chiede di essere vaccinato contro Epatite B, come facile arguire, quale elemento attivo e passivo insito nella attività lavorativa, del resto codificato nei protocolli della medicina del lavoro.
A richiesta di intervento vaccinativo all’autorità sanitaria locale, la risposta è ripetuta nel tempo, come un disco rotto, compreso questa mattina: “non è aperto il calendario, ed attualmente non è un caso, rientrante nella categoria delle fattispecie urgenti…..tutto al più, su prescrizione del suo medico di base, va in farmacia, compra il vaccino specifico per Epatite B e se lo fa iniettare, dallo stesso medico”.
Una risposta burocratica ed assurda, nel territorio dove si pratica una medicina preventiva e curativa a buoni livelli, visto che trattiamo di una fattispecie di possibile morbilità attiva e passiva di un operatore sanitario.
Non è venuta meno la competenza della medicina del lavoro, così come Igiene Pubblica, nemmeno in costanza di Covid e che vista la fattispecie che si segnala, sarebbe buona cosa un intervento nel merito.
A conclusione, il Distretto Sanitario ha predisposto una linea telefonica dedicata per chiarimenti e convocazione: sono due giorni che il soggetto di cui in premessa non viene convocato.
(Mario Cardone)